Il progetto commissionato ha previsto la realizzazione di un brew pub per la distribuzione e la produzione di birra artigianale. Il locale è sito in un’area di estremo interesse per la comunità casertana: il complesso industriale dismesso dalle Vetrerie Saint Gobain. L’analisi sul contesto territoriale ha fornito i primi spunti progettuali; il paesaggio è dominato da enormi corpi di fabbrica in mattoni (oggi in fase di trasformazione verso un centro polifunzionale di attività e servizi sociali, con ricadute significative sullo sviluppo urbano della zona), le cui strutture definiscono l’identità dell’area e si ritrovano impresse nella memoria collettiva della città.
Il locale è sito al piano terra di un nuovo edificio per civile abitazione confinante con le vetrerie. Il richiamo allo scenario di riferimento è stato operato, innanzitutto, nei materiali - il vetro, che definisce gli spazi di fruizione, assumendo decise piegature per avvolgere e circoscrivere gli ambienti- e nei colori - scelti nelle tonalità che evocano un’assonanza con la superficie corrosa delle ex-fabbriche e con le suggestioni che si sprigionano dalla lavorazione dei cerali della birra.
La pavimentazione è in gress porcellanato dai riflessi metallici argento-rame, per sottolineare nel contrasto delle tinte il plasticismo e la sobrietà delle sedute, anch’esse, come tutti gli elementi d’arredo, elaborate in fase di progetto e fatte realizzare artigianalmente in acciaio. Le ampie vetrine esprimono l’intento di non creare una cesura con l’esterno; da esse vuole emergere la necessità di stare insieme, soprattutto in un contesto che rischia di essere travolto dalla speculazione edilizia e di trasformarsi in un quartiere-dormitorio. Si accede al piano seminterrato dalla scala interna: un forte volume sospeso nella luce, la cui direzione ascensionale annulla il senso di oppressione che si può generare nei casi di scarsa illuminazione naturale. Oltre che la degustazione di birra, la sala accoglie performance musicali.
I pannelli acustici sono stati celati da immagini che rielaborano alcuni contenuti progettuali. Tessuti caldi e morbidi equilibrano l’essenzialità delle forme delle ampie sedute.
Linee rigorose, materiali che sembrano “liquefare” le partizioni degli spazi, armonia di luci e ombre…il tutto compone una dialettica progettuale giovane e vitale.
Arch. Luigi Cafiero con:
Dott. Rita Brighel, Arch. Federico Guerriero, Arch. Gianni Guerriero, Arch. Alessandra Pette, Arch. Caterina Belardo, Arch. Antonio Bonocore, Arch. Giacinto de Santis, Arch. Antonia Golino, Arch. Luigi Rondinella, Arch. Silvia Tartaglione, Arch. Francesco Velardocchia
Arch. Sergio Cirillo, Luigi Cafiero
Antonella Bellotti
Progetti di giovani architetti italiani - linea GiArch - a cura di Luca Paschini, contributi Andrea Boschetti/Franco Purini , 2010. Costruire - 100% under 40. giovani progettisti in rassegna - Dicembre 2010.
Menzionato in Dossier Campania - allegato al quotidiano Il Giornale, Giugno 2008 e 2010. Menzionato in Dossier Lombardia - allegato al quotidiano Il Giornale, Settembre 2008.
Year 2006
Work finished in 2006
Client angeboll snc
Contractor arte nuova tessuti, cesaro tobia lavori in metallo, falce centro repografico, finlet srl, gte impianti elettrici, il vetro srl, im impianti, mec project srl, metal infissi
Status Completed works
Type Pubs/Wineries / Interior Design / Wineries and distilleries / Art studios/workshops / Furniture design / Building Recovery and Renewal
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