PRINCIPALI INTERVENTI EFFETTUATI
1- INTERVENTI DI RIPARAZIONE DELLA MURATURA IN MATTONI In alcuni tratti della muratura esterna, a causa dello stato di pericolosità degli elementi laterizi, parzialmente slegati e con alcuni fuori piombo, sono stati realizzati interventi di riparazione della muratura in mattoni pieni tramite smontaggio e successivo rimontaggio solo nelle zone dove i mattoni stessi risultavano non legati con il resto del paramento murario a causa della perdita e decoesione della malta di connessione.
2- INTERVENTI DI PULITURA DEI PARAMENTI DI LATERIZIO I lavori di pulitura sono stati effettuati sull’intera superficie a vista del manufatto. Lo scopo della pulitura è stato quello di rimuovere depositi, incrostazioni, stratificazioni di qualsiasi natura senza produrre danni sul materiale e nel rispetto delle patine naturali. La pulizia è avvenuta in maniera graduale con la rimozione del deposito meramente superficiale e privo di coesione (materiale pulverulento e tracce di sporco) agendo con sistemi meccanici a blanda azione, come pennelli a setole morbide, spazzole di saggina, stracci e aspiratori. Si è proceduti poi ad un primo lavaggio della superficie con spray d’acqua nebulizzata per l’asportazione dei sali solubili dalle superfici, con acqua deionizzata, priva di impurità e sali, ad una pressione di 3-4 atmosfere. a caduta. La pulizia è stata effettuata a partire dall’alto, procedendo per settori orizzontali; tra un lavaggio e l’altro è stato effettuato un leggero bruschinaggio con spatole di saggina al fine di rimuovere le croste più persistenti. L’operazione è stata effettuata ad intervalli regolari, con tempi di intervento non superiori a 4 ore consecutive di apporto di acqua. Per l’eliminazione dell’apparato radicale insinuato nella muratura si è fatto ricorso anche a metodi chimici con applicazione di biocida a spruzzo, procedendo ancora dall’alto verso il basso con andamento orizzontale. La pulitura dei paramenti si è conclusa, una volta effettuate le operazioni di consolidamento statico laddove necessario, con il lavaggio finale, effettuate con le prescrizioni e le caratteristiche già enunciate per il primo lavaggio (spray di acqua deionizzata), in modo da eliminare completamente ogni residuo di biocida. 3- INTERVENTI DI RESTAURO Una volta provveduto alla pulitura specifica del bordo delle lacune tramite getto di aria compressa accompagnato da una eliminazione puntuale del materiale non più coerente con utensili di piccole dimensioni in modo da regolarizzarne il profilo, sono state effettuate alcune integrazioni del tessuto mancante con piccole riprese del paramento mancante utilizzando elementi di recupero murati con malta di calce esente da sali solubili. Con lo stesso criterio, sono state effettuate delle locali ricuciture di lesioni a carattere non strutturale, generate per lo più dalla penetrazione dell’apparato radicale della vegetazione infestante all’interno della struttura del materiale, tramite iniezioni di malta. Successivamente è stata praticata la ristilatura dei giunti e alla stesa del consolidante. Il trattamento, finalizzato a migliorare le caratteristiche di coesione ed adesione fra i costituenti del materiale e conferire una maggiore resistenza ai processi di alterazione, è stato realizzato tramite applicazione a pennello di silicato di etile.
L’intervento è stato eseguito sul prospetto laterale a valle, sul prospetto laterale a monte e sulla facciata principale. Sul prospetto principale e su quello laterale prospiciente la Piazza Umberto I, è stato effettuato un intervento di ricostruzione della cortina esterna in mattoni, previo smontaggio di cortina realizzata in un precedente restauro, in cui erano stati usati dei mattoni industriali di nuova fattura e incoerenti con il carattere storico dell’edificio di origine trecentesca. Sul prospetto laterale a valle, durante le operazioni di pulitura e rimozione vegetazione infestante, sono riemerse interessanti tessiture del mattone e segni di archi di contrasto. Tali elementi restaurati, prima dell’intervento, non visibili, allo stato attuale qualificano la facciata e permettono una lettura della stratificazione storica che la chiesa ha subito nel corso dei secoli
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