Planimetria generale del Parco. Al centro, il Polo Universitario; sulla sinistra, il Bastione Mediceo
Vista del Parco Centrale. Sulla sinistra, il Polo Universitario
Vista del Parco Centrale. Sulla destra, il Polo Universitario
Vista del Parco Centrale. Sulla sinistra, il Polo Universitario
L'ingresso al Polo Universitario
La galleria vetrata in copertura
"Il progetto del nuovo Polo Universitario di Prato – scrive lo storico dell'architettura Mario Bencivenni – coniuga in modo esemplare gli aspetti della conservazione di un manufatto di rilevante interesse storico (l'antico Spedale della Misericordia e Dolce) con la valorizzazione ambientale dell’ex area ospedaliera, nella prospettiva di assegnare un nuovo volto a questo importante comparto del centro storico. La destinazione urbanistica proposta risulta in piena sintonia con la vocazione storica del luogo e in grado di produrre effetti virtuosi per l’intera città. In primo luogo, evita la privatizzazione di un'area che fin dal Medioevo è destinata all’uso pubblico e all’assistenza ospedaliera; in secondo luogo il progetto, salvaguardando le preesistenze storiche e adeguando alla nuova destinazione le strutture più recenti, costituisce un accorto intervento di recupero architettonico. Si viene inoltre a realizzare a ridosso delle mura un grande parco urbano che rimette in luce e valorizza un aspetto peculiare della città storica, il sistema dei vuoti urbani e dei grandi spazi inedificati che per un lungo periodo hanno contraddistinto la "forma urbis" di Prato. A tutto ciò si aggiunga che la nuova sistemazione dell'area recupererebbe in chiave contemporanea la connotazione storica di un settore urbano che con la presenza dei suoi antichi monasteri e del collegio dei Gesuiti, il Cicognini, riporta direttamente alla cultura e all’istruzione di alto livello, rivelandosi motore di una nuova vita sociale per la “civitas” e risposta concreta alle esigenze d'innovazione scientifica e tecnologica della nostra epoca. Infine – conclude Bencivenni – la proiezione dell'intervento alla scala del restauro urbano, cioè a una dimensione più ampia che coinvolge il recupero delle mura medievali e la riqualificazione del quartiere, è un’opportunità straordinaria di rigenerazione urbana che costituirebbe una svolta decisiva per il futuro assetto della città."
(consulente M. Bencivenni; collaboratori M. Nardini, G. Screpanti, C. Zuffa)
Year 2013
Client Comune di Prato
Status Current works
Type Parks, Public Gardens / Colleges & Universities
{{item.text_origin}}