La genesi del progetto è determinata da una serie di condizioni di carattere architettonico e morfologico che hanno deli¬neato lo schema compositivo della “settima Bari”, intervento che punta a ripensare il rapporto della città con il mare. il sito preso in considerazione si estende dal nuovo palazzo della regione Puglia sino al quartiere Sant'Anna, ed è delineato dal mare e dal quartiere japigia. L’obiettivo è quello di contenere la dispersione urbana, recuperare le aree dismesse e abbandonate, valorizzare le campagne che incorniciano la costa e sperimentare modalità e grammatiche di com¬penetrazione degli spazi dell’internità urbana con quelli aperti di natura.
Residenze
Questi edifici larghi 24 metri si presentano come un grande corpo suddiviso in diverse fasce dai caratteri tipici dell’edificio a galleria. Abbiamo quindi le 2 grandi fasce adibite agli spazi abitativi, che rappresentano la scatola muraria e portante dell’edificio, 2 fasce distributive, all’interno delle quali sono presenti gli elementi di distribuzione verticale come scale e ascensori, corridoi privati delle abitazioni e bagni. Inoltre, abbiamo anche i ballatoi, che si affacciano direttamente nel grande spazio centrale vetrato a tutt’altezza, più alto rispetto alle scatole murarie per poter prendere la luce anche dall’alto. Vi è la presenza di una struttura poggiata sulla costruzione che, come un velo steso sopra l’edificio, che tiene unite tutte le sue parti. La sua natura non portante, ma portata è messa in evidenza dal fatto che esso, proprio come una tenda, non arriva mai al suolo, ma che spesso salta nel passo ritmato, per far leggere anche dall’esterno la distribuzione interna delle case, tenendo conto degli appartamenti duplex.
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