Le caratteristiche del lotto ed i vincoli architettonico-normativi (che limitano l’estensione del fronte sulla riviera), hanno condizionato sensibilmente la forma dell’edificio, il quale si sviluppa lungo la direzione ovest-est, creando un volume compatto in cui si concentrano tutti i servizi dello stabilimento. La costruzione leggermente sollevata dall’arenile e staccata dal marciapiede crea un effetto di galleggiamento che le conferisce l’aspetto di una nave in attracco, collegata al molo (marciapiede della riviera) tramite due passerelle; la prima connette sul lato ovest il bar con la riviera, mentre la seconda costituisce l’accesso vero e proprio alla concessione e si trasforma in una piattaforma che mantenendosi in quota fiancheggia tutto il fronte sud fino alla rampa di collegamento alla sabbia. Sul lato sud i portelloni pneumatici regolano il grado di apertura dell’edificio verso l’esterno: nella configurazione chiusa proteggono gli infissi, in quella aperta costituiscono una pensilina ombreggiante continua. All’interno del manufatto le funzioni si susseguono senza soluzione di continuità, scandite da blocchi di servizio centrali. Lo spazio interno è attraversato per tutta la lunghezza dal volume tronco del controsoffitto che nascondendo gli impianti ed integrando il sistema di illuminazione, determina la peculiare spazialità interna. La struttura è modulare, completamente prefabbricata e rimovibile: è costituita da pali di fondazione a vite e platea in acciaio su cui poggiano pilastri, travi e capriate in legno lamellare, che sorreggono la copertura, anch’essa in legno. L'involucro esterno ventilato è realizzato con pannelli di multistrato marino.
Toffoli Architetti
Foto di Iacopo Pasqui
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