Architettura, Design e Artigianato. Tre discipline, tre modi di pensare, tre approcci diversi si incontrano e costruiscono una vera e propria finestra sulla contemporaneità. La sfida più grande è stata quella di pensare uno showroom che mostrasse ai visitatori non tanto l’arredo in sé, quanto piuttosto il sapere e l’esperienza grazie alle quali è stata realizzata ogni opera esposta. Il progetto sartoriale ci ha visto impegnati nell’ideazione non solo dello spazio contenitore ma anche e soprattutto del contenuto: cucine, armadiature, pareti attrezzate, fino agli oggetti più piccoli, come la madia, realizzati grazie al know-how di un Committente che è stato anche un grande Partner! E si parla di un know-how in continua evoluzione, così come rappresentato nella scultura dinamica e dirompente che diventa il tavolo di progettazione, virtuosismo tecnico e dimostrazione delle infinite potenzialità del Design, metafora di quella spinta, forse un pò arrogante e incosciente, ma senza dubbio ammaliante e attraente, che ci porta a scoprire cosa si nasconde oltre i nostri limiti. L’area espositiva si configura come uno scenario unico in continua evoluzione man mano che lo si percorre; ogni punto di vista è studiato per restituire sempre un’immagine bilanciata in cui le diverse zone dialogano in maniera armonica l’una con l’altra, come i vari ambienti di una stessa residenza. Il progetto si discosta dall’idea classica di showroom come spazio diviso in tante cellule diverse, mentre cerca di assorbire le caratteristiche di una grande unica villa, offrendo al visitatore un’idea ancora più realistica non solo dell’arredo singolo, ma anche di come esso può interagire con gli ambienti vicini. Il flusso di ingresso è accompagnato da pannelli narranti, che spiegano in modo suggestivo, con frasi e schizzi metaprogettuali, l’approccio e la filosofia aziendale. I pannelli offrono anche un utile supporto all’esposizione di materiali e componenti, oltre che all’integrazione di schermi per la proiezione di contenuti multimediali o per una comunicazione interattiva con i visitatori. La materioteca, l’angolo ristoro, gli uffici dietro alle vetrate scorrevoli, si susseguono senza soluzione di continuità, anche grazie all’inserimento di un’illuminazione “legante”: strip led e sistemi di faretti a binario disegnano traiettorie dinamiche attraverso tutte le aree funzionali, abbracciandole e riconducendole ad un’unica armonia di sottofondo. Il complemento d’arredo, firmato dai grandi del Design, aggiunge accenti di forme e colori, che evidenziano quella bellezza tipica della pluralità corale, in cui l’uno non emerge ma lega ed esalta l’altro.
Collaboratori:
Architetto Federico Biancu Ingegnere Giuseppe Baglieri
Fotografie di Marcello Bocchieri Fotografo
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