A 3800 msl nel cuore delle Ande Peruviane, laddove la terra (Pacha Mama) è la madre di tutto, la montagna è ciò che più avvicina a dio e le popolazioni vivono consapevoli che la loro esistenza è legata strettamente a quella realtà fatta di distese interminabili di montagne e di sole cocente, le condizioni di vita sono estreme. Le case non hanno acqua potabile, né bagni, né riscaldamento, sebbene ce ne sia estremo bisogno a causa delle condizioni climatiche che vedono stagioni molto rigide e forti sbalzi di temperatura quotidiani. Ma il sole è un bene gratuito che, se sfruttato, può permettere un notevole miglioramento delle condizioni di vita all'interno delle abitazioni e aprire nuovi canali di sviluppo economico per la popolazione. Ispirandosi alla architettura naturale il team composto da Amici del Perù, Studio Architettura x Sostenibilità di Lucca e Ingegneria Senza Frontiere di Pisa ha ideato e attuato il progetto Inti Yatrai Wasi (in quechua casa solare per l'apprendimento), un cantiere scuola per la costruzione di un piccolo edificio al quale applicare accorgimenti, economici e di facile realizzazione, mirati al guadagno solare passivo per migliorare le condizioni climatiche interne agli edifici. La costruzione, considerata un esempio pilota, combina moderni principi di sfruttamento dell'energia solare con forme, materiali ed elementi poveri della architettura locale tradizionale integrandosi con il contesto come se fosse sempre stato lì. Muratura in mattoni di terra cruda, isolamento in paglia, struttura del tetto in legno, riscaldamento con un letto di pietre sono gli elementi su cui si basa il progetto. Materiali naturali locali e rinnovabili o di seconda vita, lavorati a mano; metodi costruttivi non meccanizzati; sistemi passivi di riscaldamento, rendono l'edificio innovativo perché considera la realizzazione di un fabbricato a consumo zero applicando i contemporanei criteri di bioclimatica e basso impatto ambientale. L'edificio scuola nella sua semplicità è stato interamente realizzato con la modalità dell'auto-costruzione attraverso la partecipazione attiva della popolazione, della municipalità, di alcune associazioni non lucrative e dei cooperanti italiani e rimarrà in uso alla comunità con un laboratorio stabile per la formazione sui temi della sostenibilità ambientale, dello sfruttamento delle risorse naturali, della corretta igiene e alimentazione e della produzione di sistemi di captazione solare.
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