ingresso e boiserie ottone
contesto e contaminazione
"benvenuto"
soglia di una "customer experience"
galleria e guardaroba
verso il "teatro" in sala
celebrazione
accoglienza
in vino veritas
luci e ombre
modulo vetrata e giardino
ingredienti del design
"dripping" e dettaglio
Le aree del primo contatto con il pubblico - l’ingresso del ristorante, l’ufficio delle prenotazioni, il guardaroba e la zona accoglienza clienti - sono quelle interessate dall'intervento di ristrutturazione.
Obiettivo strategico: ottimizzare le funzioni esistenti arricchendo il “preludio alla sala” con una nuova attività complementare, più orientata all’ospitalità esclusiva e all’esposizione temporanea, una specie di inedito foyer antistante il “teatro quotidiano” luogo dell’alta ristorazione.
La distribuzione dei locali del ristorante, ubicato a Milano in un edificio primi ‘900, non è stata alterata e grazie all’implementazione funzionale ne è migliorata l’efficienza. La posizione nevralgica del nuovo spazio e l’assetto riorganizzato, hanno dato ordine al “movimento” del pubblico in un atmosfera dai toni saturi e “non caotica” in termini di percezione, unendo l’essenzialità dell’interior design con l’arte culinaria rigorosa degli chef.
Il design degli interni gioca con pochi materiali come fossero gli ingredienti di una ricetta, dove ogni piccolo dettaglio è studiato su misura e nel rispetto del design esistente. La vetrata interna a nastro è l’emblema di questa salvaguardia, mentre nella sua modularità è stata fonte di ispirazione, dettando il ritmo “quadrettato” alla boiserie d’ingresso in ottone decorata con tecnica “dripping”, in una performance (play video) che la collega idealmente a Jackson Pollock e a Gualtiero Marchesi.
Due display luminosi posizionati davanti alle grandi finestre esistenti, dotati di teli diffusori e strip LED, garantiscono una distribuzione morbida della luce naturale, mentre nelle ore notturne diventano il supporto alle “ombre” di temporanee installazioni sospese nell’intercapedine fra serramento e telo (allegato 04).
La zona dedicata alla “cultura” del vino e alla sua esposizione “in cornice” collega materialmente i display, mentre sulla parete opposta il ritmo della composizione è dettato da 6 piccoli ripiani in legno, a sostegno dei “petali” dell'ambita stella conquistata nel 2008. Il vuoto centrale, una specie di “porta di accesso” alla sala, è scontornato da un arazzo fluttuante in un continuum fra soffitto e pareti, in un’apoteosi del fuori scala che espande il senso dello spazio mettendo gli ospiti a proprio agio.
Year 2015
Work finished in 2015
Main structure Mixed structure
Client HIEE S.r.l.
Contractor Progetto Edile Building S.r.l.
Status Completed works
Type Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Exhibitions /Installations / Furniture design / Product design / Building Recovery and Renewal
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