Piazza Gino Valle, quartiere Portello, Milano Castello di Donnafugata, Ragusa
Palazzo Italia, Expo Milano Latomie del Paradiso, Siracusa
Edifici E1, E2 e Torre Unicredit, piazza Gae Aulenti, Milano Piazza Duomo, Siracusa
Palazzo Lombardia, Milano Centro storico di Noto
Università Bocconi, Milano Chiesa di S. Francesco all'Immacolata, Noto
Parco del Portello, Milano Chiesa dei SS. Salvatore, Noto Torre Diamante, Centro Direzionale, Milano Cattedrale di Noto
Decumano. Ingresso, Expo Milano Cava del Gonfalone, Ragusa. Castello di Donnafugata, Ragusa
Palazzo Lombardia, Milano. Palazzo Italia, Expo Milano Latomie dei Cappuccini, Siracusa. Collegio Cutelli, Catania
Edifici E1 e E2, Porta Nuova, Milano. Angolo passeggiata Veronelli e via De Castillia, Milano Piazza Duomo, Siracusa. Cattedrale di Palermo
Viale della Liberazione, Milano. Torri residenziali, piazza Alvar Aalto, Milano Piazza Minerva, Siracusa. Chiesa di S. Maria della Conciliazione, Scicli
La città , come luogo geometrico dei possibili, mantiene intatta la sua capacità di attrazione. Tuttavia l’utilizzo di nuove tecnologie costruttive, rende in apparenza difficile la sutura tra bigger is better e small is beautiful. Di forte ed indiscutibile impressione, risulta l’accostamento tra fabbriche antiche e costruzioni contemporanee, quest’ultime talvolta percepite come un allunaggio in terra straniera. I confronti tra edifici e volumi in città atemporali, sembrerebbero osteggiare un continuum; il linguaggio architettonico che attraversa i secoli descrive l’insieme di varietà non separate, ma con punti di contatto e sovrapposizioni che determinano il passaggio graduale degli uni negli altri. Le città sono parte integrante del mondo che le nutre, si incarnano nel dentro e nel fuori, nei flussi che esse stesse non cessano di trasformare. Nella scrittura visiva de Le città invisibili di Italo Calvino, queste energie animano il cittadino; l’immaginazione dell’autore restituisce la valenza emozionale dell’uomo che desidera inurbarsi per soddisfare l’urgenza di memoria e di orgoglio: appartenere ad un tessuto urbano le cui maglie siano tenute strette dai suoi bisogni primari. A rafforzare l’idea del continuum in cui è piacevole lo stare e il sostare. La città ti appare come un tutto in cui nessun desiderio va perduto e di cui tu fai parte, e poiché essa gode tutto quello che tu non godi, a te non resta che abitare ed esserne contento.
Giorgia Bolcati
Year 2016
Client SlowSud
Status Temporary works
Type Public Squares / Government and institutional buildings / multi-purpose civic centres / Churches / Airports / Urban development plans / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Restoration of old town centres / Adaptive reuse of industrial sites / Landscape/territorial planning / Office Buildings / Stadiums / Hotel/Resorts / Photography / Urban Renewal / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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