La proposta è stata alquanto suggestiva, una sfida con il committente che nel migliore dei casi riesce a racimolare materiale di spolia di qualsivoglia natura per dar vita ad una creativa composizione arlecchiniana. Il progetto è stato invece quello di riuscire a costruire un canile rifugio con pochi elementi, semplici, facendo uso di materiali poveri. La lamiera d’acciaio bianco latte in fori tondi da 3 cm, il pvc arancione, che per i cani è il colore della gioia e dona equilibrio al sistema nervoso, leggero per le pareti e i pavimenti lavabili e idrorepellenti. Gli stylos in alluminio coronati da una semplice copertura coibentata in bianco. Il modulo di 2 metri che si ripete ossessivamente definisce l’unità di misura del cubo negli alzati. La luce è utilizzata come vero e proprio elemento architettonico, si proietta sugli ipostili e sulle facciate che insieme contribuiscono a creare un sistema bioclimatico che favorisce il comfort estivo ed invernale. Lo studio dei colori inoltre ci suggerisce l’utilizzo del blu per le pareti dei box che accolgono i cànidi in quarantena: calmante e rilassante è allo stesso tempo un antidolorifico antisettico. Il viola per gli uffici dell’infermeria è rilassante e attenua i dolori. Infine quel piccolo scorcio regalato ai cuccioli sulla pianta d’arancio: l’arancione per donare l'allegria e il verde per aiutare il sistema immunitario. Less is More!
Year 2018
Status Unrealised proposals
Type Parks, Public Gardens / Theme Parks, Zoos / Leisure Centres
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