.Il progetto Cluster for Expo 2015 è un progetto innovativo sviluppato per la prima volta all’interno di una esposizione universale. Si tratta di un progetto didattico avanzato i cui esiti hanno visto la realizzazione all’interno di una delle manifestazioni più importanti a livello mondiale visitata da milioni di persone nell’arco dei 6 mesi dell’esposizione. Per la prima volta è stata data l’opportunità ai Paesi a risorse economiche limitate di partecipare all’interno di un padiglione tematico, moltiplicando l’attrattività, la cui ideazione, progettazione e costruzione è stata condotta e finanziata in joint venture da Expo e Politecnico. Il workshop internazionale ha visto il contributo di centinaia di esperti in tutte le discipline in managment, exibhit, progettazione, gestione, mobilità ed altre competenze tecniche al fine di permettere agli studenti di produrre un progetto adeguato al contesto reale della esposizione e ha previsto una serie di incontri di presentazione, confronto e discussione con i delegati, commissiari, funzionari e politici, dei paesi ospitati. Il progetto Cluster for Expo 2015 ha rappresentato un modello unico e di grande successo di connubio tra modello didattico e professionale, in collaborazione tra università, aziende ed istituzioni.
Cluster Cereali e Tuberi è situato all'interno dell'area di Expo 2015 e si affaccia sul Decumano. Ospita i padiglioni di 7 paesi a ridotte capacità economiche: Bolivia, Haiti, Venezuela, Mozambico, Congo, Zimbabwe. Il progetto prevede la costruzione in struttura di legno X-lam prefabbricato di padiglioni a pianta quadrata, ognuno di circa 250/300 mq ad eccezione del padiglione del Venezuela di superficie tripla. L'area complessiva di circa 4.500mq è dedicata alla comunicazione comune del tema e, oltre ai padiglioni dei paesi ospitati, prevede un palcoscenico per spettacoli ed eventi, uno spazio per il pubblico, seduto e in piedi, una cucina per la presentazione dei pasti, uno spazio per esposizioni temporanee. Il progetto si basa sul principio della conoscenza di queste due famiglie di vegetali che costituiscono una base alimentare per buona parte del pianeta, attraverso un percorso che, oltre ad esporre il paesaggio reale delle piante, istruisce su tutti i passaggi che portano alla consumazione del cibo da loro derivato. Grandi tavoli con vasche di terra coltivate raccontano il mondo dei cereali e tuberi attraverso le sementi, le caratteristiche vegetali, la coltivazione, la produzione degli alimenti. Il percorso avviene attraverso una "valle" coperta da un pergolato che riduce l'impatto solare sui visitatori pur permettendo la crescita dei vegetali. La parte terminale rappresenta la traduzione formale del luogo della preparazione e della consumazione del cibo. Come nei caravanserragli dell'antichità i mercanti (qui i paesi ospitati) incrociano le loro culture, non solo alimentari. In questo luogo avvengono gli scambi commerciali, gli uomini si riposano e cucinano. La grande copertura piramidale, insieme Han e tenda del villaggio, è un camino di un forno di cottura, un luogo di riunione e ristoro e la maniera di generare uno spazio altamente suggestivo e radicale con luce zenitale in cui possano svolgersi eventi. Qui un edificio ospita le cucine del ristorante, un palcoscenico per gli spettacoli e tribunette per le sedute informali. La scelta dei materiali è radicale: ferro per la copertura, tela di juta bitumata e policarbonato per i padiglioni. L'edificio è completamente smontabile e riciclabile.
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