Nella zona collinare che caratterizza Buda, la parte più antica di Budapest in Ungheria, in un’area che per molti anni è stata caratterizzata da vigneti meravigliosi, dagli anni ’50 piccoli terreni e proprietà adibite alla costruzione di seconde case hanno sostituito pian piano tutti i filari di vigne. Tanto che in questo territorio, dagli anni’90 sono sorte molte ville indipendenti.
A richiamare la precedente presenza dei vigneti, è rimasta solo una tipica “area di cintura”: ossia un terreno grande viene diviso in due parti (superiore in prossimità strada dove c’è la delimitazione e inferiore), dando origine ad un terrazzamento su più livelli. La moderna villa a due piani (piano terra e primo piano) è stata costruita in uno di questi terreni inferiori esteso su un’area di 2299 m2, collegato alla strada da una rampa. Il punto di partenza del progetto è stato il pendio del terreno.
Pertanto, camminando per la strada lungo il marciapiede che conduce all’ingresso della villa, si vede subito un edificio ad un solo piano; tuttavia, a causa dell’inclinazione del terreno, girando intorno alla villa, alla vista si svela gradualmente un edificio su due piani. Mentre si scoprono i volumi reali della casa, essa si apre al giardino: di fronte ad un piano, più chiusa dalla parte dell’entrata, a lato del giardino la casa si affaccia sullo splendido paesaggio attraverso una grande facciata in vetro omogenea e trasparente con porte scorrevoli. Creando un dialogo continuo tra interni ed esterni. Gli esterni caratterizzati da volumi cubici rigorosi, di un’eleganza discreta e mai urlata, sono stati realizzati con un sistema di lastre in cemento armato monolitico con elementi di supporto trasversali e longitudinali e pareti portanti in mattoni. Originale il tocco di brutalismo architettonico: una grande lastra rivestita di Microtopping® effetto cemento a vista, su una delle pareti, interrompe l’effetto total white dato dalle facciate della costruzione.
Tutto il progetto è all’insegna di una certa misura costruttiva segnata sempre da un tratto minimalista e raffinato: anche gli interni si connotano per essenzialità, impiego equilibrato dei materiali ed un arredamento “asciutto” dove quel che non è necessario non viene considerato. La luce naturale dà plasticità agli spazi ampi e ariosi ridefinendone le forme. Qua e là pezzi di design e quadri originali alle pareti irrompono a colorire un ambiente che altrimenti risulterebbe asettico.
Gli spazi comuni al piano terra e quelli privati al primo piano sono accomunati dall’impiego delle stesse soluzioni: ad eccezione dei rivestimenti in parquet nelle camere da letto e delle stanze guardaroba, ovunque è stato applicato Microtopping, il rivestimento decorativo Ideal Work unico per l’effetto materico e continuo, senza fughe; inoltre le pareti in muratura sono uniformemente bianche. La scelta di un materiale polimerico-cementizio quale Microtopping si inquadra in una precisa concezione di stile che predilige il minimalismo, il vuoto più che il pieno, l’essenziale e senza orpelli.
Elemento di connessione e stacco, la scala sospesa che conduce al primo piano: realizzata in cemento armato monolitico rivestito in Microtopping su struttura in acciaio, sembra galleggiare fino a fondersi nello spazio. L'estensione ampia e totale del piano terra è già visibile dall'ingresso, in quanto le varie unità funzionali (cucina, sala da pranzo, soggiorno, ufficio, scala) sono delimitate da trasparenti pareti in vetro e porte in vetro scorrevoli. Inoltre, la casa rappresenta una sfida sia in termini architettonici che di design d’interni: nel fulcro dell’abitazione, nel punto di incontro delle varie unità funzionali, è stato creato un esclusivo cubo di vetro che volge verso il tetto e racchiude un magnifico ulivo secolare. Un patio in legno e una grande piscina costeggiano il lato più lungo della villa,regalando il piacere di vivere gli esterni con una vista mozzafiato.
Perchè è stato scelto Microtopping: effetto cemento, materico non uniforme È stato importante utilizzare solo un materiale per tutta l'area di applicazione (circa 400 mq) che include: i pavimenti interni, tutti i bagni, la scala e la parete verticale esterna. Per il pavimento, in particolare, è stata richiesta dal progettista una superficie chiara e senza giunti che desse un effetto materico non uniforme come la tradizionale resina. L’applicatore Gabor Ory è partito da un unico colore: il grigio caldo per poi creare tutte le nuances necessarie. L’esperienza dell’applicatore autorizzato Ideal Work ha consentito di ottenere un risultato qualitativamente eccellente. Microtopping per gli spazi bagno della Villa di Budapest Linee rigorose, volumi netti e mobili squadrati contraddistinguono gli spazi bagno minimal dell’abitazione. Microtopping amplia gli spazi e li arricchisce di luminosità, con un effetto pulito e raffinato. Applicabile in soli 3 mm in orizzontale e verticale, consente di rivestire anche lavandini, vasche da bagno e box doccia, senza rischi di penetrazione dell’umidità. Con una nota di colore, ogni spazio bagno è stato studiato per assume un volto, più vivace e d’impatto, in linea con le diverse esigenze di chi abita la casa.
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