La nuova piazza dei Mercati (coabitano in essa il Centro Commerciale, costruito negli anni ’90 e la nuova Biblioteca Civica, luogo di scambio della conoscenza) non si adatta semplicemente al contesto, ma lo ricompone conferendo struttura, orientamenti e principi ordinatori allo spazio pubblico; partendo dall’attuale livello di via Magenta l’andamento del suolo prima definisce un ampio parterre e poi, ripiegandosi e modellandosi, raccorda gradualmente le quote altimetriche sino a raggiungere via Bizzozero con un’unica rampa/giardino. La nuova piazza mette in relazione e assicura continuità all’articolato sistema di spazi verdi e edifici esistenti collegandolo anche fisicamente con il resto della città e il suo sistema infrastrutturale in direzione Nord. Secondo la direttrice sudest/nordovest, la nuova piazza si estende, continua e complanare, con un’unica quota orizzontale, due bande miste (verde/pavimento) la isolano dal traffico automobilistico e schermano l’accesso al parcheggio interrato. La rampa-giardino conferisce forma regolare e limita il nuovo spazio pubblico in stretta relazione con la biblioteca ponendo in secondo piano gli edifici lungo il fronte Sud di via Bizzozero. La piazza dei Mercati, intagliata dalle isole dei patii collegati ai parcheggi sottostanti, si trasforma in uno spazio pubblico comunicante grazie all’ausilio delle strutture metalliche cilindriche che le sormontano. Aumentate di numero rispetto alle esigenze delle forature esistenti e variate per diametro (ma dall’altezza costante), queste MEDIA TOWER definiscono il carattere contemporaneo dello spazio urbano e diventano supporto per la comunicazione pubblica e commerciale, per il sistema di illuminazione led e di ogni altro dispositivo necessario per il monitoraggio visivo e ambientale dello spazio circostante.
La nuova biblioteca, collocata nell’edificio della ex caserma, si adatta ai nuovi ambienti con interventi minimali e senza interferire con la già precaria struttura tipologico-muraria dell’impianto originale. La sequenza di stanze allineate lungo il corridoio prospiciente il giardino ospita le necessarie attività impegnando gli ambienti esistenti con moduli funzionali predefiniti dall’ampia flessibilità. Il lato dell’edificio lungo via San Michele, demolito per la realizzazione della nuova rampa di uscita dal parcheggio, sarà ricostruito. Il linguaggio moderno adottato per la sua riedificazione ribadisce il carattere contemporaneo dell’intero progetto e assegna alla nuova ‘protesi’ la funzione di porta di accesso alla Biblioteca Civica. La forma planimetrica, determinata dall’allineamento con via Bizzozero, taglia le aree della ex Caserma e offre alla città parte del suo giardino. La piega assunta dal nuovo edificio libera l’area per la nuova rampa lungo via San Michele che quindi risulta ‘a cielo aperto’ e amplia il collo d’oca corrispondente all’innesto tra via Bizzozero e via San Michele. Il sistema di rampe carrabili e i flussi veicolari qui concentrati e pericolosi per i pedoni si dirada per la nuova ampiezza assegnata. E’ prevista inoltre, quale opzione ulteriore, una leggera passerella pedonale per connettere direttamente il percorso in rilevato lungo il lato Nord di via Bizzozero con la nuova biblioteca. Lungo via Pavesi è collocato l’ingresso di servizio per personale e materiali oltre a una minima dotazione di volumi destinati alle centrali tecnologiche. Alcuni degli interventi ipotizzati (le due nuove aule civiche, parte del camminamento lungo via Bizzozero, la passerella sopraelevata di accesso alla biblioteca) possono essere realizzati in fasi successive e con altri finanziamenti (in parte rivenienti dal Sub-Ambito 2) senza che il progetto perda di funzionalità o di concretezza e mantenendo intatta la sua visione del futuro di questa città.
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