Il progetto “The secret garden” seppur non ha previsto massive demolizioni di tramezzature, ha completamente stravolto l’aspetto distributivo e decorativo dell’appartamento ubicato nel quartiere appio-latino.
Dal brief con i clienti sono emersi alcuni punti cardine su cui il progetto si è focalizzato: la realizzazione di uno spazio di home-office privato, la possibilità di dare ad ognuno dei due figli una camera personalizzata, rendere la zona giorno ora un pò buia poiché esposta a nord, il più possibile uno spazio aperto leggero conviviale e per ultimo ma non meno importante poter accedere dal living al piccolissimo terrazzino ora fruibile solo dalla camera padronale.
Se da un punto di vista distributivo la demolizione ricostruzione non ha comportato difficoltà progettuali avendo già una base ben delimitata e vincolata dagli impianti e dal posizionamento delle finestre, l’aspetto decorativo ha richiesto molta attenzione soprattutto nella scelta coraggiosa di usare il colore come leit motiv dell'intera ristrutturazione.
il colore accompagna ogni singolo spazio progettato: il cipria si fonde con l’ossido, il rosso dialoga con il verde, il blu con il nero.
Il progetto non entra in nessuna schematizzazione di stili sfugge alle regole gioca con i contrasti, mischiando elementi decorativi romantici e decò con un design nordico più essenziale, si punta questa volta all’emozione, alla scenografia, come nell’ingresso che apre verso il giardino “Royal” ultima collezione di carte da parati del duo francese Conceptuwall , un oblò come finestra dell’home office si affaccia su questo giardino segreto, così la luce può filtrare e lo sguardo può immaginare, sono accenni di biofilia che si ritrovano anche in alcuni elementi di design come la palm lamp di vibia.
La cucina segue il trend degli ultimi anni: a vista ma separata dal living attraverso delle vetrate, per rendere il tutto ancora più leggero si è optato per un sistema di pareti manovrabili (Anaunia) che ha permesso di eliminare le scomode guide a terra e le interruzione visive del vetro, ad un rigore più minimalista della cucina si gioca ironicamente con i vassoi / ritratto di ibridè appesi con cavi trasparenti come in una vera galleria d’arte.
Fulcro del living rimane il tavolo balance di extendo accompagnato da sedie del brand danese hay e illuminato dai bellissimi lampadari in vetro di murano martellato di Zafferano be spoke, la parete verde di fondo è volutamente spoglia per poter far esaltare la bellezza del vetro colorato.
Tutta la falegnameria è stata progettata su disegno con un sistema di pannellature in legno in doghe di rovere naturale che nascondono, elettrodomestici, scaffalature, mensole.
{{item.text_origin}}