Sistemazione dell’area su cui erano state realizzate le prime opere di messa in sicurezza a seguito dell’ eccezionale alluvione del 2011 che di fatto ha cancellato in modo quasi indelebile lo storico complesso che insisteva nell’area, costituito dai preesistenti manufatti in pietra della fontana, del lavatoio con la relativa copertura e una scala gradonata di accesso alla parte superiore dell’area che si ricollegava all’area del parco pubblico ( pregevole impianto di sequoie e tuie dei primi del ‘900 ).
Il progetto propone in primo luogo il recupero funzionale di tale luogo nel modo più equilibrato possibile, senza procedere ad una ricostruzione filologica dei volumi distrutti procedendo con una integrazione fisica e funzionale delle parti mancanti.
Tale intervento mira ad un futuro e più ampio progetto di valorizzazione architettonica, naturalistica e funzionale dell’area, attraverso la realizzazione di opere e manufatti che possano amplificare le potenzialità dell’area, integrandone le funzionalità con un più ampio sistema di percorsi e aree verdi attrezzate.
L’ area potrà essere un luogo della memoria dell'evento alluvionale/calamitoso che così fortemente ha segnato il territorio nel 2011, i cui resti/segni visibili sono rimasti concentrati in questo fazzoletto di terra, tra un suggestivo parco di storico impianto e un torrente tornato a essere gioioso e affascinante con le sue cascate e pozze limpide e profonde.
Memoria ma anche nuova vita attraverso la realizzazione di un nuovo spazio dove le testimonianze fisiche vengano recuperate e integrate, "rifunzionalizzate" con opere e materiali "minimali", discreti ma evidenti, dove possano essere protette e valorizzate, spazio in cui si possano anche esporre le testimonianze delle altre ferite oggi rimarginate ma che servano da monito per le future generazioni.
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