BRIEF.
La linea di design research Space Organizer si concentra sulla progettazione di interventi ibridi e integrali per spazi residenziali con l'obiettivo di creare nuove opportunità e modi di vivere lo spazio grazie al superamento della comune segregazione fisica e programmatica tra spazio, struttura e arredo.
Space organizer 01 è il primo progetto attraverso cui si materializza questo lavoro di ricerca e si colloca in un edificio di inizio ‘900 nel centro storico di Carloforte in Sardegna.
L’intervento di riqualificazione e ristrutturazione per una residenza estiva si è sviluppato come un innesto sull'esistente, un nuovo corpo articolato che vuole valorizzare le qualità architettoniche e topologiche specifiche dell'architettura esistente come la pianta libera e allungata, le aperture su entrambi i fronti, il doppio ingresso e l’altezza libera di 3.60 metri conferendo una forte flessibilità dello spazio, e che organizza la superficie utile (68 mq) in due mini-appartamenti con percorsi che rendono gli accessi e i servizi indipendenti. Il recupero ha liberato la pianta permettendo alla luce naturale di esaltare la trama di travi dell’impalcato in legno riportato in vista. Proprio la rielaborazione di questo pattern e la permeabilità alla luce sono diventati leitmotiv dell’intervento. La zona centrale, stretta tra i due ingressi, rivelò la sua criticità e da qui si è lavorato intorno ai temi della produzione non-standard, della prefabbricazione e della fabbricazione digitale.
SPACE ORGANIZER 01.
Il legno è stato il protagonista di questo progetto le cui nuove strutture sono state internante prefabbricate passando dai prototipi digitali 3D alla produzione digitale in modo diretto. L'innesto è un corpo che si sviluppa nello spazio organizzandolo e soddisfacendo le necessità funzionali senza esserne una diretta espressione utilitaristica. Si compone di quattro organi fisicamente integrati: il mobile ibrido, il mobile multifunzione, il modulo servizi e il pavimento tecnico.
Il mobile ibrido è un elemento articolato che si sviluppa nell’area centrale dell’abitazione trasformandosi da angolo cottura con penisola a soppalco con posto letto. A seguire, il mobile multifunzione serve da guardaroba, spazio tecnico e di servizio, mentre il modulo servizi contiene due bagni illuminati naturalmente e isolati acusticamente. Infine, il pavimento tecnico ospita i nuovi impianti realizzati senza opere invasive.
Il mobile ibrido è interamente realizzato in multistrato di betulla, un materiale con notevoli doti strutturali e una densità adatta alla realizzazione di dettagli precisi. Da qui è nato un sistema autoportante di geometria complessa i cui componenti sono assemblati ad incastro. La scomposizione in parti a incastro, necessaria tanto per sfruttare al massimo il materiale grezzo quanto per la fabbricabilità e trasportabilità, ha richiesto particolare cura soprattutto perché una suddivisione strategica era imprescindibile per mantenerne l’integrità strutturale dell’insieme. Così è stato ideato un sistema di incastri autobloccanti e una sequenza di assemblaggio grazie a cui i soli incastri hanno garantito l'integrità, anche senza fissaggi a vite.
Il mobile multifunzione integra invece due portelloni a scomparsa che servono da ante per il contenitore ma, quando necessario, anche da porte per le camere; per esaltare allora la continuità dello spazio sono stati eliminati i montanti verticali, i riscontri delle serrature sono stati incassati nelle pareti laterali e i sopraluce sono stati realizzati con elementi sagomati trasparenti.
Così l’intervento si insinua nel volume storico come un innesto non mimetico, quasi senza contatto ma stabilendo con questo una relazione operativa e topologica attraverso materiali e patterns.
ARTIGIANATO DIGITALE.
La realizzazione di prototipi accurati è stata uno strumento di progettazione primario, tanto quanto lavorare a stretto contatto con le imprese realizzatrici assimilandone le tecniche e i processi. Il risultato finale è dunque espressione di una sintesi tra la figura del progettista, del produttore e del costruttore. Il superamento dei confini tra le discipline è stato favorito da strategie digitali attraverso cui il progetto è diventato un flusso di dati continuo dal disegno alla fabbricazione. Space Organizer si configura come un intervento di Artigianato Digitale, un ambito nel quale il progettista si riappropria della produzione guadagnando la possibilità di elaborare proposte slegate dai vincoli della produzione seriale in maniera economicamente sostenibile col supporto dei sistemi di fabbricazione digitale.
BIBLIOGRAFIA
//premi
2016_Lignus. Architetture in Legno Made in Italy. Special Mention in category Interiors
//pubblicazioni 2016_ABITARE, Nº 555, Digital Design pp. 80-88, Ed. RCS MediaGroup S.p.A., Milano, 2016, 2016_SYA. Sardinian Young Architects. Ed. Publica, Cagliari, 2016.
//esibizioni 2016_SYA. Sardinian Young Architects. Ed. Publica, Cagliari, 2016. 2019_Qualità Emergente. Una mostra di progetti organizzata da InArch Sardegna, Cagliari, 2019.
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