Progettare un nuovo edificio canonico polifunzionale è sempre una sfida allettante; se poi alla richiesta si aggiunge il fatto che tale edificio dovrà essere locato in uno dei comuni più colpiti dal recente sisma, allora l’incarico si trasforma in missione.
Concepire la forma per noi non è mai banale, una forma che svolga agevolmente la funzione richiesta è essenziale, ma la forma deve in alcuni casi essere evocativa, deve svegliare gli animi e come in questo caso, essere simbolo di rinascita, ricrescita e resurrezione.
Un’opera profetica ed ambasciatrice, questo è stato l’intento del Dahlia studio nella progettazione dell’edificio. Una ricercata architettura di ascesa, che simboleggiasse il ritorno alla vita per una comunità traumatizzata e scoraggiata, una forma che donasse fiducia nel futuro prossimo, oltre che un edificio che fosse capace di esprimere la magnificenza divina.
Il triangolo e l’iperbole, le forme scelte per esprimere questa voglia di rinascita, due forme pure, acute e forti!
La pianta dell’edificio, narra tutta la perfezione del triangolo equilatero, simbolo iconografico della trinità, di Dio e dell’occhio della provvidenza divina.
La pianta presenta funzioni aggregative nella parte basilare del triangolo, mentre nella sommità è collocata la sala riservata alla funzione religiosa.
La suddetta sala, all’occorrenza potrà ospitare anche uno spazioso e confortevole centro multimediale polifunzionale.
Il vertice più alto della pianta triangolare è riservato ad un esile, acuto ed elevato obelisco, sulla cui sommità risiede la croce, simbolo della cristianità.
La seconda forma simbolica del progetto, l’iperbole, si palesa nella vista frontale dell’edificio.
I costoloni che svolgono il compito strutturale, modificano la loro conformazione creando una flessione generante l’iperbole, che nelle viste laterali del progetto varia dinamicamente ad ogni angolazione.
Il ventaglio che si crea nel movimento delle costole della struttura in acciaio cresce in altezza e si acutizza con l’avvicinarsi della sommità del vertice del triangolo in pianta.
Una forma geometrica complessa, composta da triangoli che generano un movimento ascensionale, verso il cielo è segno della rinascita della comunità colpita dalla terribile sciagura sismica.
Un’architettura evocativa, mai invasiva, si innesta perfettamente nel contesto fortemente naturalistico, modellandosi con i suoi costoloni già a livello di terreno, quasi a dimostrare che il movimento della terrà può generare lacerazione e distruzione, ma anche partorire uno spazio trans-architettonico.
Un opera che segue il fil rouge stilistico del Dahlia studio, dove l’architettura anti-egotista deve generarsi dalla terra e restare il più possibile saldata e celata da essa.
I materiali componenti l’opera sono principalmente l’acciaio della struttura e la dualità materica nell’involucro esterno.
Il vetro principalmente, interposto tra i costoloni strutturali non delimita in modo netto il contrasto tra gli spazi interni e gli spazi esterni, creando un interscambio visivo tra la sacralità interna e l’inviolabilità divina della natura esterna.
Year 2017
Main structure Steel
Client Diocesi Ascoli Piceno
Status Unrealised proposals
Type Parks, Public Gardens / Churches / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Shrines and memorials / Furniture design
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