Progetto di restyling, messa a norma antincendio dell'emeroteca Giuridica del Dipartimento di Giurisprudenza. Sostituzione arredi, rifacimento impianti, recupero e messa a norma cortili.-Superficie cortili 300 mq, Superficie interna biblioteca 900 mq -70.000 volumi -120 posti
L’immobile sede del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Macerata, occupa un isolato situato nella zona est della centrale Piazza della Libertà all’interno del centro storico della città di Macerata.
L’origine dell’edificio risale al secolo XVII,progettato da Giovanni Ambrogio Mazenta, il fabbricato fu fatto edificare dall’ordine dei barnabiti, per essere destinato a Collegio, tra il 1622 ed il 1655, contestualmente alla realizzazione della adiacente chiesa di S. Paolo.
Un primo restauro si ebbe nel 1890, con la creazione dell'Aula Magna progettata in forme neorinascimentali dall'architetto Giuseppe Rossi e affrescata da Giuliano Rolland. Intorno al 1960 fu realizzato un moderno volume, con struttura in cemento armato che occupa l’intero spazio della corte e che è destinato per due livelli a biblioteca (piani -1 e -2) e per un livello ad aule (piano -3).
In questo volume centrale che il progetto interviene pesantemente attraverso la messa in sicurezza degli spazi ai fini antincendio, l’adeguamento normativo degli impianti ed interventi di efficientemento energetico.
L’occasione è stata per ripensare lo spazio secondo le intercorse esigenze di carattere organizzativo-funzionale della biblioteca centrale del Dipartimento di Giurisprudenza, che di riutilizzo e valorizzazione di spazi resi inaccessibili da tempo per le mancate condizioni di sicurezza (aree esterne, cortili, infissi obsoleti e scarsamente efficienti energeticamente.
Gli spazi interni della biblioteca vengono ripensati integralmente attraverso la la ridistribuzione degli arredi secondo uno schema completamente rinnovato rispetto alla configurazione iniziale. Il risultato è una nuova illuminazione generale sia naturale che artificiale, favorita dai toni cromatici degli arredi e dalle ampie vetrate energeticamente performanti.
Anche lo spazio esterno riveste un importante elemento di trasformazione. La copertura piana di questo volume centrale, rappresentava un non luogo non accessibile dal pubblico per la presenza di lucernai, vuoti con affacci non protetti. Tali spazi si trovano alla stessa quota dell’ingresso della biblioteca, il progetto è intervenuto in questo senso recuperando questi spazi residui con interventi puntuali decisi ad abitare quello spazio. Ecco il tavolo/lucernario, che diventa un oggetto architettonico che incorpora in se la triplice funzione di infisso a tetto per le sale della biblioteca, tavolo per lo studio e la socializzazione, contenitore di vegetazione. Analogo discorso vale per l’altro cortile a nord. Nuova pavimentazione, parapetti a norma e inserimenti del verde riportano agli studenti un luogo marginale mai utilizzato fino ad ora.
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