Confrontarsi con i grandi architetti del Novecento richiede sempre uno sforzo intenso. All’interno del quartiere di Sorgane, progettato e voluto da Giovanni Michelucci nella Firenze degli anni 60, il progetto di recupero architettonico di un’unità ha acceso una nuova luce, quella calda e incisiva de vivere contemporaneo in un edificio importante e sperimentale quale è stato la “Nave” di Leonardo Ricci. Questa casa minima asseconda l’anima dell’edificio: una zona giorno, in continuità con la terrazza ed il paesaggio, è strettamente connessa all’ingresso (e ai percorsi comuni) tramite un breve corridoio che permette inoltre di accedere alle camere. Filtro tra la zona notte e la zona giorno è una parete libreria, fulcro ed elemento distributivo di una casa fondata sulla lezione dei maestri dell’architettura toscana.
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