Tana Liberi Tutti - VENEZIA
L’intervento dedicato alla “Tana” assegna al refettorio un ruolo di centralità facendovi convergere i percorsi d’accesso provenienti del dormitorio e della mensa. Da qui nascono le linee direttrici che collegano i due ingressi invitando il visitatore a seguire scorci prospettici di colore: il soffitto, le pareti, ma anche i tavoli e gli sgabelli messi in connessione da un gesto cromatico che crea differenti ambientazioni con toni di verde, grigio e giallo. La cappella al primo piano invece è trattata come un volume in cui abbandonarsi alla meditazione immergendosi integralmente nell’indaco. Dal campo della Tana, alzando lo sguardo verso le tre grandi finestre, si ha l’impressione di attraversare l’edificio con uno sguardo per proiettarsi nel blu, marino o celeste, che varia con il modificarsi della luce.
Tana Liberi Tutti - VENEZIA
The “Tana” project assigns a central role to the refectory making routes from the dormitory and canteen converge here. Guidelines connecting the two entrances start from here, inviting the visitor to follow colour perspectives: the ceiling, walls but also tables and stools connected by colours creating different settings with shades of green, grey and yellow. The first floor chapel is meant to be where you can lose yourself in meditation, fully immersed in indigo. From the Tana field, on raising your eyes to the three large windows, the impression is that of crossing the building with a glance projected into sea or sky blue, changing with the light.
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