Balboni House. Restoration of a Carlo Scarpa’s work

Towards the end of 2017 we were commissioned to restore Balboni’s House by Carlo Scarpa in Venice.

His work is announced on the front facing the garden with a prominent reinforced concrete avant-corps, which encloses the entrances to the house.

On the ground floor, the spacious living room reveals the whole width of the house and overlooks the terrace on the Grand Canal, most of all the floorings are in Prun stone slabs with strips of Lasa marble in good conditions. All the walls and ceilings of the house, apart from those of the service areas on the ground floor, were originally finished with ivory-white Venetian-style stucco lucido. Unfortunately, over time the surfaces in stucco had undergone an inexorable yellowing, due to the oxidation of the components and to the presence of tobacco smoke. Added to this was irreparable damage to the internal surfaces of the living room, due to consolidation work on the condominium facade of the building on the Grand Canal, carried out with little attention for the uniqueness of Casa Balboni. Once we had overcome our astonishment at the precarious state of preservation of the house  we began a study in depth of the extent of the original work, to organize the project of restoration.

Carlo Scarpa did not follow completion of the building work carefully, due to frequent disagreements with the client Loredana Balboni and his simultaneous commitments on Villa Zentner in Zurich. At the first floor the finishing screed was laid a few millimeters from the edge of the shaped skirting boards in Lasa marble and forced the owner, when Scarpa abandoned the work without leaving any instructions, to lay carpeting, later replaced on the garden side only by a modest linoleum covering.

The mediocre state of preservation of these fittings led us to rethink the floors of the bedrooms, sitting rooms and closet on the first floor. After numerous exploratory studies, the design solution involved the use of a handcrafted parquet in solid oiled pear wood, interspersed with 6 x 6 mm pure silver rods, refined inserts that mark their variable length in accordance with the installation, while they receive and reflect the light coming from the Grand Canal and the garden, which shimmers on their surfaces.

Details

dimension: 320 mq

project: 2018-2019

completed: 2020

Project Francesco Magnani  Traudy Pelzel 

Assistant Matteo Sirinati Consultants Adriano Lagrecacolonna (system) Andrea Marascalchi (structure) 

Photo Claudia Rossini

[IT]

Casa Balboni. Restauro di un opera di Carlo Scarpa 

Verso la fine del 2017 ci è stato commissionato il restauro della Casa Balboni realizzata da Carlo Scarpa a Venezia. L’opera si annuncia sul fronte rivolto verso il giardino con un prominente avancorpo in cemento armato, che racchiude gli ingressi alla casa.

Al piano terra, l'ampio soggiorno rivela tutta l'ampiezza della casa e si affaccia sulla terrazza sul Canal Grande, la maggior parte delle pavimentazioni sono in lastre di Prun con listelli di marmo Lasa in buone condizioni. Tutte le pareti ed i soffitti della casa, ad eccezione di quelli dei locali di servizio al piano terra, erano originariamente rifiniti con stucco lucido veneziano bianco avorio.

Purtroppo nel tempo le superfici in stucco hanno subito un inesorabile ingiallimento, dovuto all'ossidazione delle componenti e alla presenza di fumo di tabacco. A ciò si è aggiunto il danneggiamento irreparabile delle superfici interne del soggiorno, dovuto ai lavori di consolidamento della facciata condominiale del palazzo sul Canal Grande, eseguiti con poca attenzione per l'unicità di Casa Balboni.

Superato lo stupore per il precario stato di conservazione della casa abbiamo iniziato uno studio approfondito dell'entità dell'opera originaria, a partire dalle ricerche d’archivio per organizzare il progetto di restauro in modo accurato.

A suo tempo Carlo Scarpa non ha seguito il completamento dei lavori a causa dei frequenti disaccordi con la committente Loredana Balboni e dei suoi contestuali impegni su Villa Zentner a Zurigo. Al primo piano è stato posato il massetto di finitura a pochi millimetri dal bordo del battiscopa sagomato in marmo di Lasa che ha costretto la proprietaria, quando Scarpa ha abbandonato i lavori senza lasciare alcuna istruzione, a posare una semplice moquette, successivamente sostituita solo lato giardino da un modesto pavimento in linoleum.

Il mediocre stato di conservazione di questi elementi ci ha portato a ripensare i pavimenti delle camere da letto, dei salotti e dei ripostigli al piano primo. Dopo numerosi studi esplorativi, la soluzione progettuale ha previsto l'utilizzo di un parquet artigianale in legno massello di pero oliato, intervallato da bacchette in argento puro 6 x 6 mm, raffinati inserti che ne scandiscono la lunghezza variabile a seconda della posa, mentre ricevono e riflettono il luce proveniente dal Canal Grande e dal giardino, che brilla sulle loro superfici.