Il nuovo Mapei Football Center  è un complesso di 45.000 mq. formato da 6 campi da calcio, di cui uno con tribuna coperta, un edificio principale e due edifici minori di servizio. L’edificio principale si dispone tra due campi da calcio e ne prende la misura:105 metri.

L’edificio organizza su tre piani il programma funzionale: al piano terra le funzioni pubbliche e la prima squadra, al piano primo le squadre giovanili e al piano secondo gli uffici della società. Il volume dell’edificio nasce dalla sovrapposizione di questa sequenza di spazi e funzioni. Il progetto è una risposta efficiente ed inventiva ad un programma funzionale preciso. Mediante la sua forma il progetto dichiara con originalità di essere uno speciale tipo di edificio, per il quale non esistono tipologie di riferimento. L’origine tradizionale di questo volume a salienti, della sua materia terrosa, della facciata concava propone una speciale e delicata monumentalità.

La ripetizione della struttura e l’unità del materiale dell’edificio fanno riferimento alle architetture funzionali agricole o industriali delle barchesse o delle fornaci che caratterizzano il paesaggio emiliano. Usando materiali semplici e solidi,e mettendo in evidenza la struttura che lo costruisce, anche all’interno, l’edificio trasmette i valori di forza, sobrietà e durata, in analogia ai valori espressi dalla squadra.

Il progetto si basa sul rapporto con il paesaggio agricolo aperto e orizzontale. L’edificio è inserito nel contesto come un lungo elemento orientato come “cardo” nella stessa direzione NE-SO della centuriazione, dei campi agricoli e ora dei campi sportivi. Il complesso sportivo è costituito da un edificio principale in mattoni, una tribuna con gradonate e tetto in calcestruzzo e un volume in blocchetti di cls contenente un generatore elettrico e servizi MEP. 

L’edificio si trova direttamente sul terreno senza mediazione, esprimendo una relazione spaziale diretta con il contesto circostante, in analogia al patrimonio tipologico dell’antica “barchesse”, edifici funzionali realizzati in mattoni per l’agricoltura che giacciono senza elementi di transizione sul terreno della campagna emiliana. In opposizione alla diffusione modernista di blocchi separati funzionalisti, il progetto del Centro sportivo si basa su un atteggiamento più sintetico: un singolo edificio articolato tipologicamente organizzando il programma funzionale verticalmente in una sequenza ordinata e morfologicamente significativa (funzioni pubbliche e prima squadra sul piano terra, squadre giovanili al primo piano, gestione al secondo).

Il centro sportivo è costruito dal team su un terreno pubblico e l’intera proprietà diventerà completamente pubblica dopo un uso di 40 anni. L’edificio con la dimensione di un campo da calcio costituisce una presenza calma, visibile da grande distanza, come un punto di riferimento riconoscibile che dà continuità alla memoria storica del sistema orizzontale dell’ambiente agricolo attraverso un nuovo significato e una sorta di ambigua monumentalità.

I mattoni sono una corrispondenza espressiva necessaria, per la scelta particolarmente attenta e indirizzata di formati, pelle e colore per soddisfare la monumentalità e la risonanza con l’edificio funzionale in mattoni rossi del territorio circostante, evitando una traduzione letterale ma disposto a mantenere una certa astrazione attraverso il colore scuro.