Possiamo sfidare i limiti di un edificio per trasformarli in punti di forza? Il building in viale Cassala era poco riconoscibile, introverso e disomogeneo. La nostra sfida è stata trasformare le sue criticità in una risorsa. Come l’abbiamo fatto? Individuando le opportunità che l’immobile presenta. L’intervento si articola in quattro obiettivi specifici: favorire l’apertura dell’edificio verso l’esterno, creare nuovi spazi per agevolare la connessione tra le persone, costruire una nuova immagine e una nuova percezione del building e, infine, dargli una nuova identità.
Il risultato finale è un edificio riqualificato, dotato di spazi nuovi e quelli esistenti valorizzati per promuovere apertura, comfort e connessione. La piazza realizzata davanti al building lo apre verso l’esterno. Trasparenze, luminosità ed elementi decorativi distintivi creano una nuova immagine dell’edificio – riconoscibile e in sintonia con la città.
Dalle criticità alla nuova identità
Più armonia e luce: grazie alla demolizione del bow window l’edificio diventa più lineare e armonizzato con il contesto; l’eliminazione delle cornici in calcestruzzo sulle finestre permette di ampliare le superfici vetrate risolvendo così una doppia esigenza: la percezione estetica dall’esterno e la necessità di illuminare gli ambienti di lavoro.
La nuova facciata che dialoga con l’esterno. Senza gli arretramenti ornamentali delle cornici, l’edificio diventa meno introspettivo. Prolungando la linea di massimo inviluppo fino a terra, viene creato un ambiente vetrato luminoso e trasparente che ospita la reception e aumenta il dialogo con il contesto esterno.
Omogeneità ed eleganza formale del nuovo rivestimento. La scelta di materiali pregiati e soprattutto di una lamiera metallica con motivo decorativo personalizzato permette di creare una nuova immagine dell’edificio e rafforzare la sua nuova identità – più in sintonia con il contesto milanese. Il nuovo rivestimento funge anche da schermo solare per le finestre.
La piazza d’ingresso che apre verso la città, è protetta dalla nuova pensilina che è anche un elemento decorativo: attraverso l’ombra proiettata dal sole verso la specchiatura vetrata sottostante, disegna il suo motivo sulla verticale. L’apertura verso la città aumenta grazie anche alla nuova recinzione metallica forata che sostituisce il precedente muro perimetrale. Chiusa nelle ore notturne, di giorno racchiude il nuovo spazio verde creato sul viale, eliminando così i confini della proprietà privata per favorire una connessione visiva.
Sul retro dell’edificio, i volumi scalettati vengono annullati per creare un unico volume vetrato adibito a uffici. La terrazza al terzo piano è resa ancora più godibile dalla nuova pensilina che la protegge, in parte, dai raggi solari e consente di affacciarsi su entrambi i fronti.
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