CONCORSO DI PROGETTAZIONE MENZIONE
Lo spazio è un’involuzione dinamica.
È come saltare giù, dentro uno scavo, per scoprire cosa si cela al suo interno; entrarvi vuol dire farsi lentamente risucchiare dall’aria compatta e densa che tiene sospeso il volume superiore. Un parallelepipedo, un grande blocco che sovrasta, nascondendolo, il microcosmo posto al di sotto.
Addentrarsi significa cadere in un invaso che contiene un luogo intimo, tutto involuto, dalla luce morbida, dove è possibile liberarsi della dimensione più usuale e caotica della realtà esterna per immergersi in quella introspettiva e calma di una biblioteca contemporanea. Una rampa ci fa scivolare verso l’interno, il parallelepipedo assume l’aspetto di un’incudine, assottigliandosi e conducendoci verso i primi ambienti attraverso un taglio deciso, abbandonando così la luminosità totale, i rumori continui della strada, l’esterno.
Qui la luce inonda, con una fenditura radente, lo spazio dell’atrio; essa si scompone e si differenzia grazie alle rifrazioni create dai piani di cristallo che separano gli ambienti e ci accompagna all’interno della common room, provvista di una piccola caffetteria, una sala polifunzionale – che lascia la libertà di esporre o di proporre conferenze ed eventi – ed una porzione spaziale totalmente dedicata ai bambini, divisa quest’ultima per fasce d’età, dove la concezione ludica e di semplice intrattenimento lascia spazio altresì ad un impegno didattico e formativo.
Chaises longues permettono di ascoltare in completo abbandono i materiali dell’archivio musicale. Accompagna il visitatore il solo fruscio dell’acqua che si scopre nella zona opposta a quella di accesso, nella forma di uno specchio d’acqua, una piccola sorgente che riflette la luce, qui maggiormente diretta e che rappresenta il secondo elemento naturale scelto nel progetto; già incontrato all’esterno, il primo si esprime come piccolo masso di pietra che trapassa il volume superiore, attraversandolo completamente ed esibendosi sulla copertura in un albero di arancia
Il grande blocco superiore funge da involucro: l’oggetto che costruisce e conchiude tutto il concept progettuale estrinseca l’esigenza di tenere i volumi lontani dalla luce diretta, per la loro conservazione e tutela. Questa esigenza si fa linguaggio, diviene essa stessa progetto, suggerendo la strada migliore. Due percorsi distinti sono previsti per la distribuzione interna: uno conduce al magazzino dei libri, cuore dell’edificio, l’altro agli uffici organizzativi della biblioteca e alla sede del Consorzio “Maranello – Terra del Mito”.
Un impluvium dà luce alla sezione centrale
Il progetto della nuova Biblioteca di Maranello prevede la totale demolizione dell’ex fabbricato produttivo – commerciale (ad eccezione di quella parte autonoma recentemente recuperata dal Comune ed adibita ad archivio – deposito) e la realizzazione del nuovo edificio con un impianto planimetrico che ricalca esattamente il vecchio: questa scelta è stata determinata in virtù di una migliore distribuzione funzionale ed una più appropriata scelta costruttivo – tecnologica mirata alla salvaguardia dei criteri di gestione e manutenzione del fabbricato. L’obiettivo principale nella redazione del progetto è stato il controllo attento dell’impatto e della qualità ambientale, delle soluzioni architettoniche e tecnologiche mirate all’uso di componenti eco-compatibili, del fabbisogno energetico complessivo con conseguente riduzione dei consumi.
La nuova Biblioteca emerge con un solo piano fuori terra e raggiunge la stessa altezza del vecchio fabbricato esistente. Il volume, costruito attorno al proprio asse e caratterizzato da una accentuazione plastica ad individuarne l’ingresso, è sollevato dal terreno da un nastro continuo trasparente. Il distacco dal suolo lascia intatta l’impronta, il calco in negativo dell’edificio: il vuoto ipogeo si contrappone al pieno del volume superiore che lo sovrasta e protegge.
Complessivamente due livelli; il primo parzialmente interrato contiene tutte le funzioni che ospitano le attività destinate agli utenti della biblioteca; il secondo, sopraelevato, accoglie gli uffici amministrativi, il deposito del patrimonio librario, l’archivio storico del Comune e la sede del Consorzio “Maranello Terra del Mito”. Il piano ipogeo, destinato alle attività principali della Biblioteca, non genera fenomeni di abbagliamento consentendo una ottimale trasmissione della luce solare indiretta, incrementa l’inerzia termica dell’involucro edilizio e garantisce la riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione estiva.
L’ingresso alla Biblioteca avviene lungo il lato ovest, attraverso lo spazio verde che la separa dall’altro edificio pubblico; un secondo ingresso di servizio si apre lungo il fronte prospiciente via Vittorio Veneto e conduce direttamente agli uffici. La facciata principale ad ovest è caratterizzata da un triplice sistema di accesso; due passerelle protette conducono agli uffici ed al consorzio la prima, al deposito dei libri la seconda, permettendo una completa separazione della funzioni ed una totale flessibilità nella gestione. Il terzo ingresso è costituito da una promenade architecturale che, con una dolce pendenza, conduce all’interno degli spazi principali della Biblioteca, lasciandoli scoprire lentamente man mano che la si percorre. Giunti al livello inferiore si svela uno spazio aperto, diviso da piani vetrati che consentono continuamente la lettura complessiva dello spazio. Il sistema dei divisori è flessibile e permette la definizione di nuovi ambienti a seconda delle esigenze, traslando e ruotando su binari incassati a soffitto. La luce penetra morbida dalla fascia vetrata perimetrale e si rivela pienamente attraverso il giardino segreto che chiude la successione degli spazi. Qui la vasca d’acqua restituisce alla sala lettura la calma ed il silenzio che l’ambiente richiede.
Un’intera area, suddivisa per fasce di età, è dedicata ai bambini; tre ambienti differenti divisi da pareti vetrate ad alto isolamento acustico ospitano le attività ludiche e didattiche dei bambini da 0-6 anni, da 6-10 anni e da 11-14 anni. Il grande blocco superiore grava con la sua massa sugli spazi eterei del livello ipogeo e con il suo involucro racchiude e protegge il cuore della nuova Biblioteca: il deposito del patrimonio librario. Questo è dimensionato per circa 50.000 volumi collocati su scaffali meccanizzati; due montacarichi lo collegano al banco distribuzione e prestiti posto al piano inferiore.
La facciata esterna, composta da lastre di ardesia multicolore, rappresenta il fulcro vitale dell’edificio: come una pelle regola il microclima all’interno ed abbassa i consumi, integrando gli impianti ad energia rinnovabile. Come una pelle, ancora, crea la forma, assorbe i rumori, protegge, riscalda e rinfresca. In estate la parete ventilata riduce il carico di calore sull’edificio grazie alla parziale riflessione della radiazione solare da parte del rivestimento, alla ventilazione dell’intercapedine ed all’applicazione dell’isolante; si ottiene in tal modo una sensibile riduzione dei costi di condizionamento. Viceversa, nella stagione invernale le pareti ventilate trattengono il calore con rilevante risparmio in termini di riscaldamento. Inoltre, la parete ventilata induce la riflessione dei rumori esterni, con conseguente riduzione dell’inquinamento acustico.
L’involucro esterno è un sistema flessibile che integra gli impianti energetici; pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e pannelli solari termici per la produzione di acqua calda per usi sanitari e per l’impianto di riscaldamento sono integrati nella copertura. Per ultimo il tetto verde contribuisce all’isolamento termico sia nei mesi invernali sia in quelli estivi. Aperture misurate bucano la pelle di ardesia e danno luce agli uffici della Biblioteca e del Consorzio, sia sulle pareti verticali sia sulla copertura. Lastre di vetro selettivo ad alte prestazioni determinano un elevato isolamento termico.
Particolare attenzione è stata posta ai criteri di sicurezza. In un territorio considerato sismico, le strutture sono state progettate nel rispetto dei criteri di sicurezza e di resistenza al rischio sismico, sia nei particolari tecnico – costruttivi sia nella tipologia progettuale. Il volume superiore è caratterizzato da una scatola strutturale in acciaio che poggia su sei setti in cemento armato arretrati rispetto al filo esterno del fabbricato, in modo tale da apparire come sospeso a 100 cm circa dal suolo, o meglio da determinare un paradosso statico: il blocco superiore in pietra poggia su lastre di vetro trasparenti. Lo spazio ipogeo è protetto da pareti di sostegno controterra in cemento armato prefabbricato, mentre la fondazione sarà, presumibilmente, del tipo continuo sempre in cemento armato.
La nuova Biblioteca di Maranello è, pertanto, suddivisa nettamente su due livelli con due schemi funzionali e distributivi nettamente separati per gestire meglio ed autonomamente gli spazi destinati ad attività tra loro molto differenti. Solo gli ascensori ed i montacarichi mettono in diretto contatto i due piani. Questa scelta è stata determinata dalla precisa volontà di creare un luogo autonomo per ospitare gli utenti della biblioteca non contaminato dalle altre attività di amministrazione e gestione del patrimonio libraio.
TECNOLOGIE SOSTENIBILI e RISPARMIO ENERGETICO
L’edificio progettato avrà una classe energetica “A” (secondo il sistema di certificazione “Ecoabita”), quindi con una richiesta energetica per il riscaldamento pari al 30% dei requisiti richiesti dalla normativa nazionale. Si raggiungerà tale obiettivo utilizzando: § per l’involucro edilizio componenti opachi con elevata inerzia termica e con elevato isolamento e componenti trasparenti con bassa emissività; § tecnologie solari passive; § tecnologie solari attive; § impianti di climatizzazione ad elevata efficienza. Involucro edilizio Per un ottimo vantaggio energetico sia nella stagione estiva sia in quella invernale, le pareti opache esterne saranno realizzate con facciate ventilate e con isolamento a cappotto termico in polistirene espanso estruso, tipo EPS Styrodur. Sarà utilizzato un sistema strutturale a montanti e traversi in alluminio a prova di sisma; le facciate saranno coibentate con pannelli in polistirene espanso estruso o lana di roccia applicato alle murature. Questo sistema permetterà di avere un notevole indice di isolamento e di garantire il benessere e l’economicità del riscaldamento invernale e del raffrescamento in estate. Le vetrate saranno realizzate con vetri ad elevata selettività e con un fattore solare contenuto.
Tecnologie solari passive La scelta di un edificio ipogeo, oltre al vantaggio funzionale di avere una illuminazione naturale indiretta e bassa nelle sale lettura, presenta il vantaggio di incrementare l’inerzia termica dell’involucro edilizio e di ridurre le radiazioni solari, permettendo di diminuire i consumi energetici per la climatizzazione estiva. Sarà realizzata una copertura a verde che permetterà una minore dispersione termica nei mesi freddi e un maggior raffrescamento naturale nei mesi caldi. Inoltre, apporterà numerosi benefici all’ambiente urbano: il miglioramento del microclima, l’assorbimento dei rumori e infine un significativo effetto sul benessere psico-fisico delle persone.
Tecnologie solari attive Sulla copertura dell’edificio saranno installati, con orientamento a Sud, pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e pannelli solari termici per la produzione di acqua calda per usi sanitari e per l’impianto di riscaldamento. Quest’ultimo utilizzo dell’energia solare è possibile grazie all’impiego di terminali di riscaldamento funzionanti a bassa temperatura quali pannelli radianti a pavimento.
Impianto di climatizzazione La produzione dell’acqua calda per il riscaldamento, nei mesi più freddi, sarà effettuata da caldaie a condensazione modulari, che consentiranno di avere rendimenti di produzione superiori al 106 %. In estate l’acqua fredda verrà prodotta da un gruppo frigorifero del tipo aria-acqua, super-silenziato, funzionante con gas ecologico R 134 a, avente elevato C.O.P. Tutti gli ambienti interni saranno serviti da un impianto centralizzato ad aria primaria a portata variabile, in modo da immettere negli ambienti una quantità di aria esterna trattata in funzione dell’affollamento. Nelle sale lettura, posizionate al piano ipogeo, si installeranno dei pannelli radianti a pavimento per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. Gli uffici al primo piano verranno riscaldati e raffrescati con ventilconvettori, mentre le sale polivalenti, il deposito patrimonio librario, l’archivio storico e la caffetteria verranno climatizzati attraverso unità di trattamento aria dedicate a parziale ricircolo con possibilità di free-cooling. Il frazionamento degli impianti permette un elevato risparmio energetico in fase di gestione. La distribuzione dei fluidi termovettori avverrà tramite elettropompe a portata variabile con inverter.
Recupero delle acque meteoriche L’edificio sarà dotato di una vasca di raccolta delle acque meteoriche, che verranno utilizzate per l’irrigazione e per gli scarichi dei WC.
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