Il Museo nasce dalla profonda volontà della Fondazione Museo Guelfo, presieduta dalla Professoressa Marisa Bianchini, sorella dell’artista. Tale Fondazione si è costituita proprio nel 2015 per tutelare e promuovere l’immenso patrimonio artistico di Guelfo, sia attraverso mostre ed eventi culturali (come la mostra “ De Chirico – Guelfo – De Chirico” realizzata nel 2016) sia attraverso progetti di ampio respiro in sinergia con le associazioni, fondazioni, enti pubblici, musei, gallerie d’arte ed istituti scolastici di tutta Italia.
Le due sale del Museo, ospitano oltre 100 opere. L'edificio, di proprietà del Comune di Fabriano, collocato di fronte all'oratorio della Carità, era precedentemente inutilizzato. Il progetto di ristrutturazione ha consentito la valorizzazione degli spazi esistenti rendendoli funzionali ad un uso museale. Anche l'ingresso, in acciaio corten e vetro temperato, è stato realizzato con lo scopo di sottolineare la nuova destinazione di questo luogo quasi dimenticato della città. Il progetto di allestimento del museo ha lo scopo di valorizzare sia le opere che gli spazi che le contengono. La sala Guelfo contiene una selezione delle opere dell'artista fabrianese, tra cui oltre ai dipinti, anche due vetrate, alcune sculture e i Teleri. L'ampio spazio della sala è organizzato tramite setti espositivi che creano ambienti separati, in cui le opere sono esposte secondo dei percorsi tematici. Nella sala che ospita le opere su carta, gli elementi espositivi, poggiando su basi di vetro temperato, sembrano sospesi nel vuoto. Le opere della collezione su carta sottolineano l'intenso rapporto di Guelfo con gli artisti a lui contemporanei, soprattutto con De Chirico.
Guelfo (Fabriano 1937 – Roma 1997) fra i più apprezzati ed eclettici artisti surrealisti contemporanei, è riuscito a raggiungere la fama europea. Le incisioni, i disegni, gli acquerelli, gli oli, le tempere, il vetro fuso, le ceramiche, le fotografie e le sculture testimoniano il suo ininterrotto sperimentare di forme, tecniche, e linguaggi. Considerato dal critico d’arte Giuliano Briganti uno dei migliori artisti grafici italiani, Guelfo riesce a trasfigurare le immagini poeticamente fantastiche e simbolicamente pregnanti il suo mondo invisibile con quel talenti che Giorgio De Chirico ha definito “eccezionale”.
La Collezione Museo Guelfo costituisce per la Regione Marche un raro, forse unico, esempio di raccolta di opere originali di arte grafica, di grandi maestri internazionali, moderni e contemporanei, dell’impressionismo francese al Surrealismo, fino ai giorni nostri. Guelfo inizia la sua Collezione da studente di Belle Arti di Urbino. I soggiorni a Parigi, in Provenza e a Salisburgo negli anni ’50 e ’60 ed infine a Roma incrementarono la Collezione. Dopo il Premio assegnatogli dall’Accademia di San Luca nel 1959 Guelfo continua la sua ricerca di artista collezionista che lo portarono ad incontri con artisti di fama internazionale come Afro, Bartolini, Bellmer, Bodini, Chagall, Cocteau, Greco, Guidi, Kokoscka, Lam Levi, Guttuso, Manzù, Masson, Matta, Mirò, Turcato, Man Ray… Una testimonianza importante di questi incontri sono i numerosi ritratti che molti maestri gli dedicarono in segno di profondo sodalizio amicale e artistico.
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