La casa, situata nel quartiere torinese della Crocetta, presenta una superficie complessiva di circa 230 metri quadri ed è caratterizzata dall’ampio spazio che accoglie chi entra, estremamente piacevole e molto luminoso. L’ingresso si apre infatti su una grande sala, dalle dimensioni generose – ben 80 mq – valorizzate da un particolare gioco di controsoffitti, che scandiscono la partizione degli ambienti.
Grandi forme rettangolari, disegnate da profili neri al cui interno sono collocate le luci, creano geometrie a soffitto, introducendo uno dei motivi di stile che caratterizzano il progetto.
Infatti, tutto l’appartamento si sviluppa seguendo un filo conduttore di rigore ed essenzialità, giocato tra la purezza delle linee e la precisione dei volumi, ammorbiditi da una palette naturale, sui toni del sabbia, e da alcuni pezzi di design di grande impatto.
Di fronte a questa struttura bifacciale, si trova un altro mobile speculare, sempre disegnato e realizzato su misura in noce canaletto. Questo materiale diventa a sua volta filo conduttore ed elemento ricorrente nell’intero progetto, in piacevole contrasto con le tinte chiare del living, che si trovano non solo a parete ma anche nei divani di Lema e nel grande tappeto su cui è poggiato un tavolino basso. Un bel lampadario Excalibur by Tooy, posto sopra la zona destinata ad ospitare un camino, regala un tocco estroso all’intero ambiente.
Il motivo a riquadri, disegnato sia dai profili della boiserie che dalle gole nere sul soffitto all’ingresso, si ritrova nelle porte interne, molto semplici e laccate in bianco opaco.
Nella zona pranzo, che si affaccia sulla sala e si trova davanti alla cucina, spicca un tavolo particolare in ottone, sempre di Lema, circondato dalle sedie Bahia di Bonaldo, in velluto.
Uno spazio molto ampio ospita la cucina di Modulnova, con una penisola circondata da sgabelli e piano snack in rovere sovrapposto per i pasti più veloci e informali, illuminata da due lampade a sospensione IC di Flos. Per una seduta più confortevole e per pranzi o cene da gustare con più tempo e tranquillità, è stato scelto invece scelto un tavolo circolare
Tulip. Dalla cucina, attraverso una porta a scomparsa rasomuro, si accede a un’area funzionale con la zona lavanderia.
La zona giorno comprende inoltre un bagno per gli ospiti, nel quale è stato scelto Chevron di Salvatori Marmi, nella texture Crema d’Orcia: un bel motivo spigato a rilievo, ispirato alla finitura Raw di Piero Lissoni e valorizzato da luci e velette, che richiama il disegno della pavimentazione in rovere, posata a spina chevron nell’intero appartamento.
Passando alla zona notte, totalmente disimpegnata dalla zona giorno e ridisegnata nella distribuzione degli spazi per una maggiore funzionalità, si trovano quattro stanze, in una della quali si è ricavato uno studio.
La camera padronale, con una grande cabina armadio, si affaccia su un piccolo spazio outdoor, al quale si accede anche dalla zona giorno, che offre un’apertura verso l’esterno molto piacevole.
Caratterizzata dal letto in velluto color carta da zucchero, questa camera è dotata di bagno con doppio lavabo e mobile in noce canaletto, la doccia che separa dalla zona verso il fondo, dove si trovano i sanitari, e una vasca freestanding di Duravit.
Per i rivestimenti di questo bagno è stata scelta la collezione Tratti di Salvatori in marmo di Carrara, una particolare finitura valorizzata dal gioco di velette e luce radente, mentre a soffitto troviamo i faretti Mark di Panzeri, in finitura ottone, e la rubinetteria è firmata da Fantini.
L’altro bagno della zona notte è invece caratterizzato dalla contrapposizione di bianco e nero della particolare finitura Déchirer firmata da Patricia Urquiola per Mutina e completato dai faretti Mark, in questo caso nella versione in bianco.
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