MEMORIA E CONTEMPORANEITA’ - Il risultato del processo ideativo da cui scaturisce la presente proposta progettuale è un’opera architettonica in cui passato e presente coesistono e si completano. La scelta si è orientata sul mantenimento delle cortine delle facciate dell’ex Frigorifero Militare, ritenute importanti per la storia della città di Cuneo e per la memoria collettiva dei suoi abitanti. All’interno dell’involucro storico, dietro le facciate in stile ottocentesco dell’edificio mantenute come una quinta scenografica, è stata ipotizzata la nuova struttura in acciaio e vetro (assemblata a secco). L’involucro preesistente risulta così ridotto ad una pelle protettiva che custodisce la nuova costruzione e che, con la sua forte presenza, funge da riferimento storico del luogo. La facciata storica, privata della sua funzione strutturale, si prevede consolidata e controventata con profili in acciaio fissati alle nuove struttura metallica. Un parcheggio auto interrato (con accesso da via Kennedy, angolo via dei Sette Assedi) sarà ricavato nell’aria di sedime del vecchio edificio e dell’annesso cortile, attraverso lo scavo e la realizzazione di nuove pareti contro terra in c.a. affiancate alle vecchie fondazioni, interrotte solo nei punti di attraversamento veicolare. Sulle nuove pareti si prevede sia impostata la soletta in c.a. sulla quale a sua volta si prevede montata la nuova intelaiatura metallica indipendente. Oltre alla facciata storica si è deciso di recuperare (come strutture espositive da utilizzare sia negli spazi interni che nel cortile) le vecchie colonne in ghisa, attualmente situate nel vasto salone d’angolo tra via dei Sette Assedi e corso Kennedy (salone che nella ipotesi progettuale si prevede utilizzato a tutta altezza con ballatoi di affaccio al primo piano, conservando la vista dall’interno delle vecchie pareti.
La prospicienza dell’antica chiesa con annesso convento di San Francesco ha portato alla scelta di richiamare l’antico giardino del convento francescano (su parte del quale fu costruito l’ex Frigorifero Militare) mediante una riverente citazione dello stesso sulla copertura del nuovo edificio.
SOTTRAZIONI DELL’EDIFICIO STORICO E ADDIZIONI CONTEMPORANEE – La proposta progettuale prevede la demolizione di due porzioni del vecchio edificio, una delle quali è rappresentata dalla parte bassa su via Kennedy, non recuperabile e di scarso valore (la cui sottrazione permette di liberare lo spazio al fine di indirizzare il passante che percorre il marciapiede di via Kennedy verso la piazza) che viene compensata da un volume vetrato in aggetto che riprende esattamente l’impronta della parte in sottrazione e contiene i collegamenti verticali sul lato di via Kennedy, oltre ad una vista sulla stessa via (dalla quale l’edificio così rinnovato ed integrato risulta ben visibile) e, oltre gli alberi, verso la vallata. L’altra sottrazione viene eseguita all’interno del cortile di pertinenza, in posizione centrale rispetto allo stesso e riguarda una porzione di facciata storica e le pareti trasversali interne, attualmente solcate da profonde fessurazioni, per l’inserimento di un volume contemporaneo rivestito in metallo, contenitore di servizi e corpo scale che risultano così pienamente leggibili e individuabili. La sopraelevazione dell’edificio prevista dal bando viene proposta con una geometria articolata non coincidente con l’edificio sottostante, soprattutto nella parte verso l’antica Caserma, anche per garantire il prescritto distacco da essa. Una sopraelevazione in contrasto, ma complementare all’edificio esistente con una struttura portante nuova e una netta distinzione tra i materiali precedenti e nuovi che, nel complesso, valorizza entrambi i volumi.
CONTESTO URBANO E PAESAGGIO - Il nuovo profilo della copertura sull’involucro del vecchio edificio, ben riconoscibile con le sue diverse inclinazioni e il suo linguaggio contemporaneo rispetto alle vecchie facciate, simula un insieme di vette montuose, formate da lucernari e pareti oblique rivestite in metallo che dialogano con l’emergenza storica costituita dal campanile, dai tetti e dalle affascinanti facciate del complesso conventuale di San Francesco, di cui il lucernario piramidale vetrato, in grado di catturare la luce del sole, rappresenta la vetta più alta. Questo elemento architettonico caratterizza fortemente il nuovo skyline urbano. L’arretramento diagonale su via Manfredi da Luserna, oltre a creare uno spazio porticato a piano terra, rappresenta, con l’ampia vetrata al piano secondo, una visuale privilegiata sulla città con i suoi edifici storici, gli spazi del mercato, e da essa, così come dalla scalinata posta sulla terrazza e dalle grandi vetrate situate all’arrivo delle scale sul lato di via Kennedy, si possono osservare le montagne che incorniciano la città, mentre la vetrata del bar offre una visuale mozzafiato sul bel campanile della chiesa.
PERMEABILITA’ - Sulle porzioni di facciata all’angolo tra via dei sette Assedi e via Kennedy e sul lato di via Manfredi di Luserna si prevede lo svuotamento delle tamponature all’interno di alcuni archi in mattoni e l’arretramento della facciata interna rispetto al filo stradale a formare due “porticati”, spazi pubblici aperti alla cittadinanza, il primo dei quali, invita ad entrare nell’’atrio dell’edificio polivalente, “fulcro” di tutte le attività che si svolgeranno all’interno, mentre il secondo invita il visitatore proveniente da via Manfredi da Luserna verso la piazza. Le grandi aperture in facciata rendono possibile la percezione delle complesse relazioni spaziali che si instaurano nel nuovo progetto. Il cortile annesso all’edificio si prevede utilizzato per esposizioni all’aperto. Esso permette interessanti percorsi di visita (anche quando l’edificio polivalente è chiuso) a partire dall’ingresso da via Kennedy lato Questura fino all’uscita su via M. da Luserna.
URBANITA’ – Il progetto prevede la completa pedonalizzazione della parte attualmente carrabile di via Sette Assedi prospiciente il nuovo contenitore pubblico. Lo spazio così liberato dalle autovetture sarà trattato con una pavimentazione in continuità con quella esistente (per materiale, colore, disegno). Saranno aggiunte alcune panchine in acciaio Cor-ten. E’ prevista una illuminazione d’accento per valorizzare la parte storica dell’edificio e una illuminazione lineare per l’evidenziazione della parte contemporanea in addizione. Sarà lasciata la possibilità ai soli mezzi di soccorso di accedere alla piazza. Un ascensore per auto con piattaforma pavimentata in continuità con la piazza, permetterà l’accesso e l’uscita dal parcheggio interrato, raggiungibile anche direttamente da via Kennedy attraverso una scala e un ascensore dedicati, appositamente studiati per permetterne l’accesso anche in occasione della chiusura del nuovo contenitore pubblico.
SOSTENIBILITA’ - Nell’intervento ci si è posto l’obiettivo di massimizzare l’apporto della luce naturale all’interno degli ambienti. Una scelta sostenibile, con un grande impatto sul risparmio energetico globale dell’edificio.
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