A seguito di un concorso ad inviti per il concept design degli uffici del secondo piano della sede di rappresentanza della McKinsey & Company è risultato vincitore il team deStudio con Diele Kerciku Architetture.
La proposta ha riguardato il progetto di ampliamento di circa 1250 mq del secondo piano della sede storica, che già occupava il terzo, quarto e quinto piano di un fabbricato realizzato nel XIX secolo all'angolo tra Via Agnello e Piazza del Duomo.
La richiesta di una tra le più importanti società di consulenza strategico-manageriale al mondo ha riguardato l’esigenza di dotarsi di spazi destinati alla socialità, ovvero di poter usufruire di ambienti dedicati all’accoglienza dei clienti, ma anche atti ad ospitare momenti di collaborazione e confronto interni.
La proposta del team deStudio e Diele Kerciku Architetture concepisce il secondo piano come una “piazza”, un luogo di incontro, l’idea prende piede dal genius loci, entrando nello spazio le bucature esistenti consentono ampia permeabilità con l’esterno. Il concept propone di riconfigurare gli spazi per mettere in stretta relazione gli uffici con il cuore pulsante di Milano, trasformandoli, idealmente, in una estensione dello spazio pubblico di Piazza del Duomo.
Il punto di forza che, a detta dello stesso cliente, ha permesso al team di risultare vincitore del concorso ad inviti, è stata la l’ideazione di spazi eleganti ed informali, in grado di contemperare le esigenze istituzionali e di rappresentanza con il carattere di accoglienza degli ambienti.
I lavori sono iniziati nel marzo del 2018, la sede è stata inaugurata il 15 settembre 2019, la realizzazione di spazi ampi e liberi, con ambienti per la collaborazione e il confronto frontale distanziato, sono attuali anche rispetto ad alcune delle principali riflessioni su cui si concentrano gli spazi di lavoro, ovvero in linea con le esigenze del cosiddetto “new normal” imposte dall’emergenza COVID-19.
CONCEPT FUNZIONALE E MOODBOARD DELLE FINITURE
Riguardo alla scelta delle finiture, la moodboard degli spazi interni è caratterizzata da una selezione ragionata di materiali e colori: il legno chiaro, il bianco, il blu. La definizione riassume in parte le esigenze di richiamare i colori del brand, di inserire il verde, inteso non solo come colore, ma come natura, in parte di richiamare il colore grigio|beige che vira al rosa caratteristico del marmo di Candoglia, utilizzato per il rivestimento del Duomo, che visto da lontano appare beige e grigio, ma avvicinandosi mostra tutte le sue sfumature delicatamente rosate.
Entrando dalla parte degli ascensori, ci si trova subito all'interno della zona lounge: un ambiente dinamico e aperto, con affaccio diretto sul Duomo, un grande bancone in corian bianco progettato su misura per la reception, accoglie i visitatori. La zona lounge è stata concepita come una vera e propria “piazza”, che distribuisce verso l’area bistrot, l’auditorium, le sale riunioni e le team-room, che costituiscono polarità funzionali, raccordate tra loro da un sistema fluido di percorsi.
Una parete vetrata curva separa lo spazio lounge dal bistrot, su di essa è montato un complesso sistema di schermature realizzato in lamelle di legno, con la funzione di garantire la privacy tra i due ambienti e, allo stesso tempo, generare diverse visuali lungo il passaggio.
Il bistrot è il cuore del progetto, uno spazio versatile utilizzabile durante tutta la giornata per la condivisione di momenti di relax o per attività di lavoro e meeting informali, ma è anche l’area dove si ritrovano per il pranzo manager, collaboratori, partner e clienti.
Il fondo della graniglia utilizzata per la pavimentazione è composta di piccoli inserti di marmo grigio e rosa, nella maggior parte del progetto è di colore bianco, mentre nel bistrot diventa rosa e circoscrive, con una forma rettangolare dagli estremi arrotondati, l’area dedicata ai tavoli; la stessa forma viene ribattuta sul soffitto, rivestito con pannelli fonoassorbenti in tessuto rosa per garantire adeguate performance acustiche dell’intero spazio. La cucina del bistrot, in cui vengono cucinati pranzi espressi da una brigata di chef professionisti, è poi interamente rivestita da mattonelle blu, colore che si ritrova anche nei rivestimenti delle sedute.
Le aree più “operative” dell'intero nuovo piano sono le 9 team-room, pensate per la collaborazione in gruppi di lavoro che vanno da tre a cinque consulenti. Di queste: quattro hanno pareti cieche in legno, sono a tutta altezza e separano l'ambiente di lavoro dal corridoio per assicurare il massimo della privacy; cinque si trovano al centro dell'ala e sono state concepite completamente aperte, con doppie vetrate di separazione per dividere corridoio e green-buffer.
I green-buffer sono una vera e propria invenzione del progetto: non avendo a disposizione dei veri balconi, è stata creata una fascia piena di vegetazione tra gli ambienti di lavoro e il perimetro murario esterno dell’edificio, da utilizzare come “quiet room”, spazio di privacy in cui prendere una pausa o in telefonare senza arrecare disturbo al resto del team.
Le meeting-room sono infine gli spazi più “domestici” del progetto. La volontà era infatti quella di creare delle sale da pranzo in cui consulenti e i clienti potessero sentirsi a proprio agio grazie al grande tavolo in legno naturale al centro dell’ambiente e alle comode sedute a poltrona, rivestite in tessuto blu.
L’effetto domestico delle sale riunioni nasconde al suo interno un alto livello prestazionale e tecnologico: tutto è nascosto e integrato nelle falegnamerie realizzate su misura, che definiscono per tre lati su quattro le sale riunioni; mentre i pannelli sospesi in tessuto beige chiaro e i pannelli fonoassorbenti garantiscono ottime prestazioni acustiche e un effetto ricercato di sobria eleganza.
Il verde è il colore centrale in tutte le aree ed è elemento di progetto. Nelle meeting room, riempie lo spazio tra corridoio e ambiente di riunione: le fasce di verde sono racchiuse da telai con lamelle in legno che, collegate al sistema domotico, regolano la permeabilità visiva ruotando su se stesse quando necessario.
Il progetto è dunque un insieme fluido di spazi funzionali e di rappresentanza che si susseguono liberamente, caratterizzati da materiali 'morbidi' e colori tenui, da una vegetazione ‘progettata’, arredi e pareti disegnate su misura, dove la tecnologia offre tutti i suoi benefici senza essere mai protagonista. Un ufficio che è anche una piazza privata per vivere tutta l’energia di Milano.
SOSTENIBILITÀ, COMFORT AMBIENTALE E RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
Per rispettare il carattere dell’edificio la facciata non poteva prevedere sistemi meccanici esterni per il controllo dell’irraggiamento. Particolare attenzione è stata quindi posta all’utilizzo, la diffusione o la filtrazione della luce naturale, prevedendo un sistema di tende integrate con il BMS in modo da poterle gestire in funzione di illuminamento e temperatura.
Inoltre è stata adottata la dimmerazione per tutti i corpi illuminanti e sono state utilizzante sorgenti fredde (LED), per il contenimento dei consumi energetici.
In linea con quanto richiesto dai protocolli di certificazione ambientale e, per sua stessa conformazione, l’immobile consente l’aerazione naturale di tutti gli ambienti abitabili: tutti gli infissi esterni sono ad apertura manuale per favorire l’arieggiamento naturale e aumentare l’efficienza energetica nelle mezze stagioni.
Una particolare attenzione è stata posta ai sistemi di controllo della qualità dell’aria, cercando di prevenire eventuali contaminazioni aeree dall’esterno e dall’interno. A tal proposito il sistema condominiale esistente è stato implementato da sistemi di estrazione dedicata per sale copy e bagni e porte con chiusura automatica onde evitare la propagazione dei contaminanti in ambiente, ed infine un sistema di filtraggio della massima efficienza sulle prese di aria esterna.
Il comfort acustico è stato realizzato utilizzando pannelli fonoassorbenti rivestiti in tessuto ad alta efficienza (principalmente prodotti Kvradrat).
I pannelli sono stati utilizzati in maniera diversa a seconda delle circostanze, diventando elemento di caratterizzazione formale oltre che tecnica: nelle sale riunioni i pannelli compongono interamente i controsoffitti delle stanze, diventando anche elemento per l’ispezionabilità degli impianti; nelle team room i pannelli rivestono una delle pareti, integrando anche i monitor touchscreen; nel bistrot i pannelli ricoprono la maggior parte del soffitto.
Per ottimizzare la gestione energetica e ridurre i consumi, tutti gli uffici ed i relativi impianti ed apparecchiature sono monitorati da un sistema BMS che consente il controllo di tutti i sistemi (temperature dell’ambiente, orari di funzionamento, eventuali avarie, etc.) attraverso il monitoraggio e gestione delle informazioni. Il sistema si indirizza sia agli occupanti che agli «energy manager» addetti alla gestione degli uffici.
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