Il progetto parte dal presupposto di voler recuperare i resti del Ponte Farnesiano e si propone di ricollocare il Ponte sull'antico tracciato cercando di dare un immagine a ciò che è rimasto, in seguito agli eventi calamitosi dell'alluvione, con una struttura leggera in acciaio, che appoggi in tre punti: uno all'inizio, uno nel punto di interruzione del Ponte danneggiato ed uno alla fine. La quota del nuovo Ponte è posta ad un'altezza superiore di 1,50 mt dalla precedente per appoggiare sulla nuova quota di innalzamento degli argini. Il Ponte è costituito da un'arcata di 52,50 mt ed una di 17,50 mt ad arco interrotto, per voler evocare sottilmente la memoria di quanto accaduto. I Ponte preesistente verrà consolidato e restaurato rimanendo ad una quota inferiore, la passerella superiore avrà un pavimento semitrasparente per poter permettere la vista sottostante, ed un sistema di luci e proiettori olografici per proiettare l'immagine del ponte scomparso. In questo modo si cerca di conservare il prezioso valore storico del manufatto che nell'immaginario collettivo ricorderà sempre la tragedia e la violenza dell'alluvione. L'immagine architettonica del Ponte trae ispirazione da un pesce: lo Storione che da sempre a popolato la fauna ittica del Torrente Parma. Con questa soluzione si cerca di ricomporre la viabilità preesistente e dotare il quartiere Montanara di quell'importante collegamento fra aree verdi limitrofe che costituiscono una preziosa risorsa naturalistica della città.
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