"Tutto è permesso, sempre salva la fantasia", scriveva Carlo Mollino.
Lo spazio dedicato allo showroom di un tappezziere di Messina, Tend Art, diventa una vetrina dove clienti e proprietari sono i protagonisti. Lo spazio si trova ad angolo tra due importanti vie del centro città, si tratta di un luogo di circa 40 metri quadri di forma rettangolare con due dei lati completamente occupati da tre ampie vetrate.
Bisognava ottenere un impatto visivo costante nelle restanti pareti che dovevano anche ospitare gli strumenti di lavoro, per lo più tirelle di tessuti e campionari rilegati, e nello stesso tempo dare la possibilità di far conoscere le alte competenze artigianali dei proprietari. Come ha suggerito Jaime Hayon, in una recente intervista, “bisogna mettersi nei panni di chi entra nello spazio, per ottenere il vero comfort è necessario progettare il singolo metro quadro in cui poi le persone realmente staranno, cercando di capire cosa percepiranno con il loro corpo e con i sensi in quel singolo metro quadro”.
Ecco, allora, che le due uniche pareti diventano quinte decorate con elementi verticali imbottiti e rivestiti di velluto, tre colori predominanti segnano lo spazio e danno carattere visivo, il colore più scuro segna gli elementi portanti: trave e architrave, il complementare inquadra il fondo. La scena si arricchisce di pochi elementi: un tavolo operativo con piedi torniti e riporti in velluto, un mobile ad angolo completamente tappezzato che ripete la forma della trave centrale, un lampadario di recupero con lampade a luce calda in contrasto con l’illuminazione naturale che illumina nelle ore serali lo spazio.
Angelo Sanzone, designer e curatore del progetto, definisce questo tipo di luogo “ambiente oggettuale”, la sua volontà è stata quella di far percepire con luci plurime e contrastanti decori visibili solo da un punto di vista ravvicinato.
Foto a cura di Emanuela Minaldi
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