La proposta progettuale è basata sull’analisi del contesto nel quale ci troviamo ad intervenire, un ambito periferico fortemente industriale, soggetto a importanti trasformazioni, caratterizzate dalla presenza di imponenti edifici a torre. Il nostro progetto vuole riqualificare l’area, che possiamo definire un brownfield, senza cancellare l’originaria vocazione del sito, guardando però alle trasformazioni in atto. L’operazione di rammendo urbano si basa sulla riproposizione di alcuni aspetti caratteristici degli edifici industriali: come la ripetitività della struttura e la copertura a shed. Affinché l’edificio possa essere riconoscibile ed innovativo abbiamo hackerato questi due aspetti, creando un’alternanza tra volume pieno, sempre molto leggero, quasi etereo e volume vetrato, delle grandi serre che, oltre ad essere importantissime per il controllo della qualità dell’aria all’interno, nei periodi dell’anno più caldi, possono aprirsi, creando dei veri e propri corridoi verdi tra i volumi. Un aspetto molto importante è l’elemento naturale che nel progetto diventa parte attiva del rinnovamento, in quanto non fa solo da cornice all’intervento, creando degli schermi per attenuare l’inquinamento acustico derivante dalle infrastrutture circostanti, ma entra all’interno dell’edificio, formando dei veri e propri parchi urbani in continua mutazione. La testata dell’edificio ripropone l’elemento di chiusura dei vecchi impianti produttivi, destinato alle attività commerciali e direzionali, trasformandolo in un hub trasparente nel quale la città entra nell’edificio. Questo spazio pubblico e di relazione che si integra agli ambienti direzionali è il cuore dell’edificio, nel quale è possibile vedere anche dall’esterno la vita e le attività che vi svolgono. Abbiamo immaginato un edificio nel quale si abbandona il modello di produzione fordista, per dare spazio al confronto, alla condivisione delle idee, ai momenti di pausa, alla creazione, al relax e al divertimento. L’intero complesso ha al suo interno, su ogni piano, degli spazi, anche all’aperto, nei quali le persone si possono incontrare e condividere il lavoro, le proprie esperienze e conoscenze. Non solo il lavoro è importante per la produzione, ma anche il continuo rapporto con il verde, l’utilizzo dei colori, la possibilità di fare movimento nei momenti di pausa, al piano terra c’è una pista ciclabile che collega tutto l’edificio. Persino i singoli uffici sono flessibili, configurabili dall’utente, dal punto di vista spaziale, grazie all’utilizzo di elementi modulari e da quello morfologico, con l’uso di piccoli accorgimenti, come il poter regolare l’altezza del tavolo, permettendo a chi volesse di lavorare in piedi. In questo quadro è fondamentale il contenimento dei consumi energetici, attraverso l’uso di sistemi attivi e passivi, alcuni dei quali integrati con impianti di domotica. L’orientamento dell’edificio è stato studiato per ottimizzare l’apporto della luce solare.
Year 2016
Client LIUNI
Status Competition works
Type Parks, Public Gardens / Adaptive reuse of industrial sites / Business Centers / Corporate Headquarters / Recovery of industrial buildings
{{item.text_origin}}