Il progetto è concepito come un percorso fatto di situazioni in continuo divenire, che si sviluppa all’interno di una “wunderkammer” (stanza delle meraviglie), dove tutto è possibile, come trovarsi all’improvviso davanti ad un motoscafo Possillipo del 1948 arenato tra t-shirt e accessori.
Alla staticità degli arredi è contrapposta la flessibilità del loro utilizzo. Anche la scelta dei materiali utilizzati fa parte del gioco dello stupire: materiali poco nobili quali l’Mdf , l’OSB da cantiere e il ferro grezzo, sapientemente mixati e lavorati hanno dato un risultato estetico sorprendente.
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