Nell’entroterra salentino, situata in una zona collinare a pochi chilometri dalla città di Gallipoli, la struttura originaria è stata oggetto di un intervento di ricostruzione globale conservando e valorizzando la tipicità del trullo annesso. Il progetto ha previsto la demolizione del fabbricato esistente, un tempo costituito da corpi divisi e senza alcun valore architettonico e l’edificazione di una villa unifamiliare ricollegata al trullo salentino. Nel dialetto locale è conosciuto come “furnieddhu”o “pajaru”, tipica costruzione servita nel tempo a rifugio per attrezzi o riparo. Nello specifico la costruzione di forma tronco conica è realizzata con pietra a secco e presenta una scala esterna, addossata alla costruzione, che serviva alla riparazione del tetto. Il nuovo volume dalle linee contemporanee con pieni e vuoti e dal candido colore bianco, contrasta con la massa del trullo e con il colore naturale della pietra a secco. La reciprocità del rapporto interno – esterno ovvero lo studio degli interni e l’attenzione alla vista al giardino di 5000 mq, sono i principi guida del progetto. La disposizione degli arredi come il divano nella zona living, alla ricerca della posizione migliore per la vista al camino e alla tv o come per la cucina che definisce con i mobili e la propria funzionalità le diverse aperture finestrate, sono alcuni tra gli esempi di una riflessione costante per favorire le due relazioni. Importante è lo studio impiantistico elettrico e idrico, definire le posizioni delle apparecchiature in funzione della disposizione degli arredi, è un semplice principio che con continuità si ripete in tutti gli interventi ed è fondamentale per la committenza e gli addetti al fine di conoscere da un lato l’aspetto tecnico che assumerà la propria casa e dall’altro per le quotazioni o le previsioni di fattibilità d’intervento. La villa presenta una zona ingresso-giorno adiacente al trullo con la possibilità di utilizzarlo a studio privato, un’ampia terrazza comunicante con la vetrate e porte finestre alla zona living e cucina. Da un disimpegno attrezzato con armadiature si accede alla zona notte con un’ampia camera padronale – bagno privato e cabina armadio comunicante direttamente. La zona destinata ai servizi quali la lavanderia e il bagno ospiti si collocano in un’area disimpegnata in prossimità della scala di accesso al piano primo denominato “giardino d’inverno” per la presenza di vetrate e lucernari e dall’accesso alla terrazza dalla quale si scorge il panorama e la sagoma della città gallipolina.
Lecce 2019
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