Una serie di 8 immagini ritrae il parco divertimenti Greenland alle porte di Milano, meglio noto come Città Satellite, il giorno prima del suo completo smantellamento.
Rimangono le tracce dell'Architettura, i segni di un tempo passato che lasceranno spazio ad un nuovo progetto, in un ciclo vitale che ha sempre scandito la storia delle città e dell'ambiente antropizzato.
Esplorando le molteplici estetiche dell’effimero, si arriva alla forma forse più popolare di tale progettualità; l’allestimento della “grande festa”, il Luna Park.
Osservando le immagini echeggia il ricordo di un tempo passato fatto di folla, musica e divertimento, che accentua il contrasto con il profondo silenzio e la staticità della rappresentazione.
Le inquadrature, dominate dall'assenza di figure e realizzate in un contesto privo di suoni e rumori, conducono l'osservatore fuori dal tempo.
Questa personale interpretazione vuole evocare il rapporto tra Natura e Architettura al termine del suo ciclo di vita.
Il prodotto dell'uomo, esaurita la sua funzione, mostra il suo carattere di transitorietà e precarietà, a confronto con l’inesauribile e ciclico rinascere della natura.
L'architettura, costruita per resistere, può mostrarsi fragile, impotente di fronte al tempo, di passaggio, effimera.
Status Completed works
Type Parks, Public Gardens / Adaptive reuse of industrial sites / Theme Parks, Zoos / Bars/Cafés / Photography / Leisure Centres / Urban Renewal / Day-care centres
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