L’intervento completa il restauro del complesso del Chiostro di S. Margherita a Vigonza (PD), realizzando la distribuzione verticale e completando le finiture del primo e del secondo piano, oggetto di un precedente intervento di restauro strutturale, a seguito di un devastante incendio verificatosi nell’anno 2000.

L’area di intervento rappresenta il centro religioso del paese, caratterizzato dalla presenza della Chiesa Parrocchiale, del Campanile e della Casa Canonica, adiacente al Chiostro.

L’obiettivo dell’intervento è stato quello di rendere accessibile i locali dei piani superiori ed in particolare la “Sala del Capitolo” al primo piano e il sottotetto del secondo piano tramite la realizzazione di un nuovo volume da armonizzare nel contesto storico. La conformazione del nuovo vano e delle rampe di collegamento verticale è stata determinata da un delicato lavoro di lettura delle parti esistenti, garantendo la conservazione delle forometrie e delle componenti storiche esistenti nel prospetto.

Le scelte di progetto hanno privilegiato la reversibilità dell’intervento, affiancando una struttura autonoma al fabbricato esistente, solo appoggiata al muro esterno di quest’ultimo, contenente le scale per la salita fino al secondo piano e una piattaforma elevatrice fino al primo piano. La struttura portante è in acciaio per la scala e la copertura, integrata da una struttura in muratura e pilastri in calcestruzzo intonacata; il volume contenente la seconda rampa di scale è rivestito esternamente in laterizio a faccia vista con una lavorazione a corsi sfalsati che produce una superficie discontinua, con parti in luce e parti in ombra e interessanti effetti di chiaroscuro. Il volume è coperto a due falde con due lucernari a filo copertura e manto in lamiera di alluminio colorata. L’utilizzo dell’intonaco e del laterizio sono strettamente connessi ai materiali costituenti il fabbricato esistente, in cui il volume principale ha il paramento in mattoni a faccia vista, mentre l’ala secondaria e l’interno del portico sono intonacati. Le aperture sono dotate di serramenti in acciaio brunito con vetro lavorato in analogia con quelle già installate nelle altre parti del fabbricato, con ingombro del telaio molto limitato.

All’interno la pavimentazione è in tavelle di laterizio, continuando la tipologia presente nel portico, la scala che porta al piano primo ha struttura in acciaio con gradini e pianerottoli in pietra naturale (trachite dei Colli Euganei) e parapetti in vetro; le murature di nuova realizzazione sono intonacate mentre la muratura esistente è stata oggetto di un intervento di restauro, con la pulizia, il consolidamento delle parti intonacate, la rimozione di stuccature improprie e un trattamento protettivo in superficie, che consente di apprezzare la tessitura delle parti in mattone e di leggere la presenza delle strutture preesistenti (si sono rilevate tracce di solai in legno).

Al primo piano, nella sala principale e nei locali di transito è stato posato un pavimento in tavelle di laterizio riproducendo nel disegno e nello schema di posa l’esistente; le pareti della Sala e il soffitto in legno, risalente all’anno 1100, sono stati oggetto di restauro conservativo già nelle fasi precedenti; l’ala secondaria è stata pavimentata con tavole di larice.

Al piano superiore è stata riproposta la pavimentazione in legno, in sostituzione dell’esistente in tavelle di cotto, per esigenze di contenimento dei pesi, ed anche la scala che permette di accedervi ha gradini e pianerottoli in legno di larice, struttura e parapetti in acciaio.

L’intervento è completato dall’installazione di un impianto di riscaldamento ad aria, onde minimizzare gli interventi sulle murature e sui pavimenti, con posizionamento del generatore di calore e di un’unità per il trattamento e il controllo dell’umidità dell’aria al secondo piano, in apposito vano tecnico, e distribuzione a mezzo canali in acciaio, fino a pervenire al livello inferiore, attraverso un pannello con ugelli di rilancio per una distribuzione omogenea dell’aria all’interno della sala.