Il paesaggio, la natura (sostenibilità ambientale) e la struttura esistente, questi sono i tre temi che hanno obbligato/delineato la progettazione di Casa Canale. Il desiderio di impattare il meno possibile sul paesaggio ha spinto il progettista verso una impostazione ipogea. Il sito è situato lungo la costa dei trabocchi nella località “Canale” adiacente alla ciclovia “verde” (“Bike to coast”).
L’abitazione si configura, a primo impatto, arrivando dalla strada pubblica, come un trabocco in chiave moderna in grado di lasciare ampia libertà visiva alla ricerca dello scorcio di paesaggio più suggestivo. La volumetria abitativa si sviluppa seguendo il naturale pendio della costa. L’edificio è, di fatto, un edificio a ZERO EMISSIONI, sia per l’utilizzo totale di energia rinnovabile (solare) che per la gestione dei reflui domestici che, mancando il sistema fognario, vengono destinati all’irrigazione dopo essere stati trattati dal sistema “INNOQUA” (progetto europeo di ricerca). I lombrichi e l’uso razionale delle risorse costituiscono un connubio essenziale per proteggere questo splendido tratto di costa. La mitigazione dell’intervento con il contesto ha giocato un ruolo fondamentale, a tal fine sono stati scelti materiali in linea con l’esistente costruito: legno per schermature solari, parapetti e recinzioni; intonaco bianco; parapetti in acciaio. Il materiale lapideo comune della zona è la pietra di Trani, anch’essa ha trovato applicazione come copertina dei muretti in forma “bocciardata” per apparire sempre più bianca. La colorazione antracite mimetizza le superfici come a renderle ombre del paesaggio naturale. I chiaroscuri della vegetazione esistente vengono continuamente richiamati dalle variazioni cromatiche delle superfici.
Oggi più che mai la casa diventa “macchina” ossia un insieme di componenti che armonizzando le loro funzioni generano una sinergia per il comfort e il risparmio energetico. “machine à habiter” - Le Corbusier
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