Ospitata nel contesto - monumento e parco pubblico - di Forte Marghera, la mostra si basa sullo stile di vita tradizionale cinese della Hakka Earthen House, una tipologia abitativa architettonica conosciuta in tutto il mondo sviluppata dagli immigrati nella regione di Longnan. Il design del progetto si concentra sul termine “migrazione” come processo transitorio e creativo che diventa metafora dell'esposizione. Per questo il visitatore della mostra è accolto in uno spazio effimero, fatto di strati sospesi di veli, allusivo al sistema costruttivo delle Hakka Houses. Le diverse altezze degli elementi fluttuanti definiscono una gerarchia del dispositivo architettonico e conferiscono una mutevole percezione spaziale. Lo spazio di transizione consente ai visitatori di essere introdotti al fascino della rappresentazione passando dalla libertà di uno spazio esterno libero a un'area interna più intima dove vivono le opere architettoniche/artistiche disposte in un ordine proporzionato.
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