l progetto agisce attraverso semplici dispositivi compositi al fine di riscoprire l’antico protendersi del nucleo urbano verso il fiume (documentato dall’iconografia storica) dando valore ai diversi affacci “naturali” e storici che il contesto dispone (come villa Memo Giordani Valeri) e assegnando una multifunzionalità degli spazi per favorire nuove attività pubbliche e quindi rinnovate socialità.
Questo coinvolgimento, opportunità di conoscenza e fruizione, per le sue qualità ambientali e storico culturali ha potenzialità di frequentazione ampie: per la cittadinanza, che attraverso la riqualificazione si riappropria di uno spazio ora poco usato, e per le possibilità di coinvolgimento di un turismo consapevole ed allargato coinvolto attraverso i molteplici collegamenti ciclopedonali presenti (il GiraSile, la Treviso-Ostiglia, la Via dei Mulini).
La piazza: un unico ampio spazio urbano si distende dal Municipio verso il fiume. Uno spazio che diventa attraverso un movimento di suolo una lunga piazza con pendenza continua rivolta verso il fiume: una nuova banchina in legno abbassa ulteriormente il piano e forma un rapporto privilegiato con l’acqua che ora si può rivedere e toccare. Ogni elemento di arredo è stato disegnato utilizzando forme basiche e materiali grezzi e integrando un sistema di segnaletica che sottolinea qualità ambientali locali.
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