Dettaglio della lunetta rivestita in rame
Sala bar con il bancone in listoni di massello a spessore variabile
Angolo dei dolci
Banco dei dolci
Cortile esterno
Cortile esterno
Cortile esterno, dettaglio
Sala ristorante su Piazza Madama Cristina
Lavabo in fogli di rame piegati, su misura
Scala di accesso alla sala ristorante
Corridoio di distribuzione interna
Dettaglio della sala ristorante al primo piano
Dettaglio del sistema di illuminazione del vano scala
Dettaglio applique cortile
Business Card e Menù
Dettaglio dell' angolo delle erbette
Dettaglio del deck esterno in larice fiammato
Ingresso
Sakaposh è innanzi tutto figlio del quartiere San Salvario, cuore della movida torinese: Una piccola costruzione stretta tra i condomìni affacciati sulla piazza, una casetta che a vederla ti viene in mente una canzone di De Gregori.
I giovani ed intraprendenti gestori volevano metterci dentro un bel po' di cose: esperienze, suggestioni, gusti e sensazioni. Abbiamo quindi individuato le parole chiave che avrebbero guidato il progetto: semplicità progettuale, dialogo tra i materiali, ricerca del dettaglio e ottimizzazione degli spazi (non proprio generosi).
Abbiamo voluto sviluppare un progetto olistico, che spazia dal design d'interni ad attività più vicine alla consulenza creativa quali naming, branding e design grafico.
I materiali utilizzati sono gli stessi delle cucine di una volta, di quelle grandi e perennemente in perfetto disordine: il rame dei paioli sul fuoco, il marmo su cui si fa il pane, il mattone rosso delle cantine e il legno massello perché è un buon amico, come un bicchiere di vino.
Da Sakaposh si può sorseggiare un vermouth all'ombra del piccolo giardino interno, abbracciati dal tepore del laterizio a vista e dalla linearità scura del pavimento in larice fiammato secondo la tecnica giapponese dello
, deliziarsi con un dolce al bancone in massello di rovere e marmo circondati dalla brillante austerità delle pareti a piastrelle nere dal gusto vintage.
Anche il bagno è stato studiato al centimetro: nei materiali in contrasto cromatico con la sala bar e nel lavabo in fogli di rame piegati su misura, che riprende i tavoli della sala.
Soprattutto Sakaposh è il ristorante al piano primo con il suo pavimento a spina ungherese e i tavoli in marmo bianco.
Persino il logo è stato disegnato tenendo a mente gli attrezzi del cuoco: due becchi del
che si abbracciano creando un’araldica elegante e sinuosa.
Il risultato è un locale semplice ed accogliente, un angolo di Torino che parla con l’alfabeto della cucina e la schiettezza di un buon oste.
Year 2017
Work started in 2017
Work finished in 2017
Status Completed works
Type Bars/Cafés / Pubs/Wineries / Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Graphic Design
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