L’analisi dello stato dei luoghi suggerisce un intervento di recupero finalizzato alla definizione di unità abitative autonome, realizzate internamente al perimetro degli originali fabbricati, recuperati nei limiti di quanto consentito dalla normativa locale. Il progetto proposto individua nell’attenzione al luogo ed ai caratteri architettonici tipici dell’architettura rurale di zona gli argomenti decisivi da mantenere in sede di progetto definitivo, utilizzando quanto rimane dei fabbricati originari per “contenere” le nuove costruzioni, definite all’interno dell’attuale sedime dei fabbricati e di tipologia compatibile con le preesistenze. Questa condizione esprime una precisa intenzione operativa, che individua per il luogo e le sue caratteristiche tipologiche, naturali e paesaggistiche un’intenzione conservativa altrimenti inefficace con interventi riconducibili ad operazioni di demolizione/ricostruzione, pur tipologicamente coerenti. Il carattere rilevante del nucleo rurale in oggetto è la composizione dei fabbricati stessi, per quanto ne risulti difficoltosa la lettura complessiva: nell’ipotesi di risanamento conservativo e ripristino tipologico dovuta all'immobile per il grado di vincolo cui è sottoposto, si sceglie di proporre il mantenimento del rudere stesso, consolidandolo ed intervenendo realizzando una struttura autonoma ed interna all'originale perimetro del fabbricato. Internamente saranno realizzate più unità abitative, definite rispettando l’originale partizione strutturale: la ricostruzione interna avrà cura, nella disposizione e nel ritmo delle aperture, di riproporre per quanto possibile tutti gli elementi e le bucature che le tracce e le indagini storiche eseguite restituiscono dell’edificio preesistente, mentre le soluzioni compositive individuate per i volumi realizzati ex-novo ne determineranno decisa differenza da quanto consolidato e relativo ai fabbricati originari.
{{item.text_origin}}