L’architettura della città dovrebbe mirare alla lunga durata. Il suo linguaggio dovrebbe rifuggire dalle mode.
Il progetto del complesso multifunzionale, nell’area nord di Reggio Emilia, in prossimità e in corrispondenza della nuova stazione dell’Alta Velocità, vorrebbe sottolineare i due concetti sopraesposti, ribadendo l’assunto che l’architettura deve essere prima di tutto una costruzione razionale, una costruzione in cui “ogni elemento è al posto che gli compete e le cui interconnessioni obbediscono alle leggi della ragione”. Questo avviene con l’uso di elementi uguali, fissi e ripetuti in grado di individuare l’identità del complesso architettonico con strumenti e organizzazioni spaziali tipici dell’architettura di sempre. Il tessuto connettivo articolato in piazze, slarghi, connessioni pedonali per la “gente”, omogeneizza tra loro edifici a vocazione direzionale (centro congressi, uffici, albergo, centro commerciale, ecc.) caratterizzati da un procedimento costruttivo unitario che richiama metaforicamente un atto primordiale di edificazione: il trilite come archetipo di ogni costruzione, la struttura che si fa architettura come affermazione del valore assoluto della forma tettonica.
Bibliografia:
- Identità dell'Architettura Italiana, n.13, pp. 96-97, Ed. Diabasis, Parma, 2015
Year 2015
Work finished in 2015
Main structure Reinforced concrete
Status Unrealised proposals
Type Office Buildings / Business Centers / Hotel/Resorts
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