Il progetto prevede il recupero funzionale di una parte dello stabilimento CNH di Lecce, circa 1.500 mq destinati alla rappresentanza su un totale di 370 ha di agglomerato industriale, conosciuto come New Holland ex Fiat Allis nato negli anni 70.
Un grande parallelepipedo che individua sei campate del capannone e che diviene un volume aperto all’interno della più ampia scatola edilizia della fabbrica; una scatola nella scatola che taglia il capannone e fuoriesce all’esterno attraverso un unico filo conduttore – la pensilina – che segna il nuovo ingresso. Una vera e propria cattedrale laica di mezzi meccanici alla quale si è voluta aggiungere una dimensione più umana con nuovi spazi destinati alle funzioni di rappresentatività.
Il luogo stesso ha suggerito il progetto, la modularità degli spazi dettata dalle funzioni nella fabbrica, la flessibilità dalla lunga catena di montaggio; anche i materiali utilizzati sono gli stessi del capannone: la lamiera diventa la lunga pensilina, un involucro, un carter che racchiude altre funzioni; le ruote delle macchine movimento terra e dei carrelli delle macchine di produzione diventano le basi per un sistema mobile modulare; il colore è quello del brand Case Construction.
Una fabbrica coinvolgente, uno spazio unico, in cui le varie funzioni sono episodi interconnessi, dove succedono una serie di luoghi con caratteri e funzioni diverse, l’accesso, la welcome area, la grande fabbrica, la show area, quasi un foglio piegato in cui sono ritagliate la varie funzioni.
L’ingresso è scandito dalla pensilina che inquadra l’ampia vetrata e racchiude al suo interno i due alti pioppi preesistenti. Essa stessa diventa il leitmotiv che si proietta all’interno segnando tutto lo spazio espositivo dialogando tra interno ed esterno. Un segno che plasma la copertura, che diventa pavimento e tetto del percorso, scandisce l’ingresso e lo identifica.
La grande vetrata dell’ingresso oltre ad assolvere la funzione di vetrina verso l’esterno diventa fonte di luce per l’interno, una grande lampada solare che illumina gli spazi della fabbrica. Esterno ed interno si fondono e si attraversano rendendo permeabili gli ambienti.
All’interno elementi modulari espositivi di oltre 3 x3 mt, dynamic wall, scorrono su grandi ruote, si uniscono tra loro e ne disegnano lo spazio a terra, così come la catena di montaggio la disegna sullo spazio aereo.
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