Casa Banala _ proposta di recupero - 2014
Progettare in centro storico, comporta una particolare attenzione e sensibilità al costruito esistente, si deve percepire la sua natura e operare mantenendo alcune peculiarità , rimuovendo tutte le aggiunte obsolete susseguitesi nelle modifiche apportate nel corso del tempo. I materiali e le soluzioni compositive devono mantenere una lettura del costruito, e consentire una riconoscibilità del l’intervento contemporaneo, che collochi tecnologie e soluzioni innovative in sintonia alle tecniche e all’identità del passato. Casa “Banala” così denominata, e riportata sulle mappe storiche di metà 800 come ospizio-ospedale, si colloca in un punto particolarmente sensibile dell’aggregato storico, corre lungo una cortina di facciate continue parallele, che stringono la viabilità nella così detta “stretta” di via S.Antonio . La volontà dell’amministrazione pubblica comunale era di trasformare questo fabbricato residenziale abbandonato in un insediamento composto da n. 6 alloggi a canone moderato, e a piano terra 1 sala pubblica in grado di ospitare più funzioni. Il PGTIS programma di inserire un percorso pedonale in galleria a portico che bypassi la promiscuità auto-pedoni e garantisca sicurezza al transito lungo lo stretto tratto di strada.
La proposta di progetto, propone la realizzazione di 6 unità residenziali (di cui due accessibili a persone diversamente abili)di tagli differenti in grado di ospitare fino a 18-20 persone. Le quote di piano variabili permettono di non realizzare nessun ampliamento volumetrico, ma sfruttano tutta la volumetria possibile in accordo con il volume "galleria". Altro punto fondamentale del progetto è l’adeguamento degli spazi mediante eliminazione delle barriere architettoniche, per fare ciò, l’accesso alla sala pubblica avviene dall’androne principale che affaccia sul percorso pubblico collegato alla piazza, il vano scala con ascensore permette l’accesso a 2 alloggi posti nel corpo ovest dell’edificio
Il sistema dei percorsi dei portici e degli androni, la facciata continua, la scansione delle aperture lungo la cortina, il sistema degli avvolti e delle cantine, i materiali di facciata, le tipologie spaziali e gli elementi compositivi e spaziali si inseriscono in sintonia con l’abitato, e mantengono il carattere storico dell’edificio. La monofalda del tetto anch’essa preesistente, con struttura in legno e manto in lastre di porfido, le imbotti in legno e i serramenti con specchiature, l’intonaco a base di calde, e il basamento più ruvido, si uniscono in dicotomia con il corpo vano scale con facciata continua in vetro, ombreggiata da listelli in legno di larice disposti orizzontalmente, a richiamo della tipologia storica degli elementi ballatoio, e dei vecchi spazi soffitta areati negli edifici rurali del costruito storico locale.
Year 2014
Client privato
Status Unrealised proposals
Type multi-purpose civic centres / Multi-family residence / Social Housing
{{item.text_origin}}