A seguito dell’acquisto della grande area della ex stazione ferroviaria, situata tra lo stabilimento enologico della SS 115 e l’imbottigliamento, la CANTINE SETTESOLI s.c.a. ha programmato la realizzazione dei “lavori di sistemazione delle aree esterne al servizio della struttura di trasformazione e confezionamento vini e l’ampliamento dell’edificio direzionale dell’azienda. L’area interessata dall’intervento di riqualificazione ricade al centro dello stabilimento enologico, costituendo una netta separazione tra la zona dove sorge il complesso edilizio che accoglie le fasi di vinificazione e l’area più a est dove sorge l’edificio che ospita l’impianto di imbottigliamento. Il luogo di intervento consiste in una grande spianata sterrata della superficie di circa 15.000 mq che è stata sede della ex stazione ferroviaria di Menfi. All’interno infatti vi ricadono il fabbricato dell’ex stazione viaggiatori, oggi destinato a sede di alcuni uffici della Settesoli, ed il magazzino merci, oggi destinato a punto vendita dell’azienda. L’edificio di ampliamento della sede direzionale ha un carattere architettonico contemporaneo ed è stato pensato con un “linguaggio” teso a sottolineare il nuovo intervento che si inserisce nel contesto cercando di bilanciare, dal punto di vista volumetrico, l’edificio esistente. Un prisma bianco a base rettangolare a due livelli, “scavato” da ampie logge sui fronti principali è la sede, a piano terra, del laboratorio enologico e degli uffici di pertinenza mentre, a primo piano, è stato destinato a sala riunioni e ad open space di lavoro per l’ufficio marketing. Il nuovo edificio si collega all’esistente tramite una struttura in acciaio vetrata che costituisce il fondale dalla grande scalinata diventando il sistema di ingresso. All’interno della struttura di collegamento si trova una reception ed una ampia hall a doppia altezza al primo livello mentre al secondo ci sono un bar e una piccola sala riunioni. L’edificio è stato costruito con materiali, tecniche e impianti atti a contenere al massimo il consumo energetico; un impianto fotovoltaico integra il fabbisogno elettrico, l’acqua calda sanitaria è prodotta da un impianto solare termico e l’involucro è stato realizzato con una muratura ad alta inerzia termica. Le ampie vetrate della struttura di collegamento sono realizzate con vetri a controllo solare schermati da brise soleil in alluminio i quali in base all’inclinazione solare si orientano automaticamente per evitare l’irraggiamento diretto.
Un altro aspetto importante per la riqualificazione dell’azienda è stato il progetto del verde; su tutta l’area di intervento sono state piantumate secondo un disegno che è stato oggetto di numerose consulenze specifiche, una serie di essenze (agrumi, ulivi, vigne, piante aromatiche), con l’obiettivo, da parte della committenza, di riproporre la campagna menfitana all’interno dell’azienda.
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