Il progetto di ampliamento della scuola infanzia di Vidigulfo nasce dalla necessità di dotare la struttura di un refettorio, di 2 nuove aule e di uno spazio polivalente. L'ampliamento diventa occasione per ridare ordine all'intero complesso. Una nuova corte/patio interno diventa elemento di connessione tra esistente e nuovo; lungo il patio si sviluppa il corridoio e ad esso si annettono i nuovi spazi. Ogni aula è concepita come un nucleo, una seconda casa dei bambini durante le ore didattiche, dove è contenuto tutto ciò che serve per svolgere l'attività: l'aula stessa, i bagni e lo spazio guardaroba. Lavorare sulla riconoscibilità e sull'appartenenza di un determinato luogo permette ai bambini di sviluppare quel senso di responsabilità verso le proprie cose. La maestra diventa la mamma per quelle ore della giornata e la stessa può allestire lo spazio per implementare le caratteristiche di riconoscibilità. Ogni nucleo è dotato di vetrate che affacciano sul corridoio (strada comune) e sulle quali ogni classe può esporre i propri lavori; la "casa" assumerà pertanto l'immagine della classe anche lungo la "strada". Inoltre ogni nucleo è caratterizzato da una propria tonalità cromatica; i colori della stessa tonalità non sono semplicemente applicati alle superfici, ma prendono forma e variano attraverso la quarta dimensione: la luce. Le aperture delle aule sono variamente posizionate così da dare un'immagine più giocosa e meno istituzionale. Quanto possibile sono stati inoltre minimizzati gli spigoli vivi; questo è stato possibile anche attraverso l'impianto di climatizzazione. Il nuovo edificio si presenta molto efficiente in termini di consumi: tutto l'involucro è stato prima di tutto adeguatamente isolato (l'idea dell'inefficienza di un secchio pieno di fori che viene continuamente riempito d'acqua deve essere sempre ben presente nei nuovi progetti); in seconda battuta è stato pensato un impianto di riscaldamento, raffrescamento e ricambio d'aria, ad energia elettrica, che permette di mantenere gli ambienti salubri senza necessità di aprire le finestre. Le rinnovabili entrano coerentemente in supporto dell'impianto di generazione grazie all'impianto fotovoltaico che sfrutta la luce solare durante le ore di utilizzo della struttura. L'energia rinnovabile diventa in questo caso elemento della composizione architettonica: i moduli fotovoltaici stanno su sottili tettoie che completano e finiscono i nuovi volumi.
{{item.text_origin}}