Tipo di lavoro: Concept, Progettazione Integrata, Direzione Artistica
Team di lavoro: Mara Brozzi, Nicola Borsato, Giulia Sovico, Giorgia Martinoli, Denis Zuffellato, Giovanni Bracchi, Jacopo Cavazza, Mila Cudic
Progetti Impianti, Strutture, Coordinamento, Direzione Lavori: TEKNE SpA
Computazioni, Capitolati, Sicurezza: GAD S.r.l.
Project Management: Arup
Certificazione LEED: TEKNE SpA
After winning an invited competition, GBPA Architects was commisioned to design an office building in via Monte Grappa, situated in the heart of Milan fashion district nearby the Central Train Station and other main landmarks.
The brief was to totally re-design and refurbish the old Tecnimont Headquarters, an iconic building from the 70s with a very distinctive facade in anodised aluminium and glass, materials chosen to evoque and enlight the Company’s power and technical skills.
GBPA design aims to improve and regenerate the surrounding area by changing the actual dark heavy cladding with a new more see-through glass facade in order to allow the perceptive overlapping between the indoor and outdoor spaces and to dramatically improve the natural lighting into the building.
The project requires partial demolition of the building to create a large covered public square which will become the official main entrance. Finally, a green/living roof will host a series of photovoltaic system.
[IT] 0267_Edificio per uffici Viale Monte Grappa 3
Il progetto ha previsto il completo rifacimento di un immobile iconico degli anni 70, ex sede della Tecnimont, la cui corazza in alluminio e cristallo era stata concepita per celebrare l’abilità tecnica dell’azienda, leader nel campo dell'ingegneria delle costruzioni.
L’obiettivo del progetto è stato quello di riqualificare e migliorare l’impatto con il contesto nel quale l’edificio è collocato creando un equilibrio compositivo tra forme geometriche definite di immediata lettura e la massima complessità del luogo dove si inserisce. A tal proposito si è scelto quindi di rimodulare l’involucro esterno con una nuova facciata vetrata curtain wall su una ripartizione degli elementi portanti che aumenti la permeabilità e la luminosità dei locali rafforzando il rapporto tra esterno e interno in continuità materica e cromatica con l'edificio esistente. La lettura dei ritmi della nuova facciata risulta meglio armonizzata e regolata sullo spartito di quella esistente, con conferma sia dei tagli verticali (attraverso elementi frangisole reinterpretati con l'uso del vetro serigrafato e lesene in alluminio anodizzato) che degli elementi di taglio orizzontale. Sono stati utilizzati alluminio, vetro e pietra in virtù di un linguaggio contemporaneo largamente previsto ed usato nel contesto di riferimento. L’intervento comprende una parziale demolizione di uno dei fronti, dando luogo ad una piazza interna coperta da una grande pensilina vetrata di circa 500 mq. e caratterizzata da elementi di arredo e da aree verdi di riqualificazione urbana che determineranno il nuovo accesso all’edificio e aprire così gli spazi verso la città e soprattutto verso il nuovo quartiere di Porta Nuova. I piani interrati sono rimasti inalterati come funzione, parcheggi e centrali meccaniche, mentre la copertura è stata adibita a board room con la presenza di un ampio garden roof, con alloggiamento di pannelli solari/fotovoltaici. Il corpo di collegamento, che univa in passato i due principali edifici, è stato completato anche nei restanti piani non precedentemente collegati, in modo da garantire la massima fruibilità e collegabilità dei vari orizzontamenti. Le facciate, precedentemente realizzate in alluminio e vetro sono state riprogettate, posizionando nuove cellule vetrate di maggior dimensione e frangisole, appositamente studiati, per poter riprendere e rileggere in chiave moderna il disegno originale. Anche le precedenti schermature degli impianti realizzate in alluminio e volutamente presenti in facciata dal progetto originario degli anni 70 sono state attualizzate ai giorni nostri, attraverso il posizionamento di cellule vetrate progettate ad hoc. L'edificio è pensato secondo i più aggiornati criteri di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, perseguendo un altissimo grado di integrazione fra le diverse componenti. Gli impianti, in particolare, sono pensati per garantire massimo comfort interno ed efficienza, adottando soluzioni ibride e flessibili, tecnologicamente avanzate, orientate al contenimento dei consumi e all'impiego di energie rinnovabili. L'edificio ha raggiunto la certificazione LEED Platinum.
L'edificio è stato scelto da Amazon quale suo nuovo Headquarters.
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