Il progetto riguarda la chiesa di Sant’Agata nel Carmine, uno dei più importanti edifici religiosi di Bergamo alta. Il suo stato di conservazione risultava critico a causa di alcuni cedimenti strutturali conseguenti a scavi esterni e ad infiltrazioni di umidità provenienti sia dal tetto deteriorato che dal terreno.
L’architettura settecentesca necessitava anche di un intervento di restauro generale e di un adeguamento di tutti gli impianti. La creazione di un sistema di riscaldamento efficace avrebbe inoltre permesso di preservare le opere d’arte contenute e di utilizzare la chiesa in modo ottimale. Il progetto ha previsto una serie di interventi organici ed articolati sviluppati su priorità ed un programma di manutenzione pianificata concordati con la Soprintendenza per i beni architettonici.
Il contributo finanziario necessario per il recupero e la valorizzazione è importante ma sostenibile grazie ad una moderna formula di reperimento fondi ed al coinvolgimento della comunità.
Il primo lotto d’intervento ha riguardato l’urgente consolidamento strutturale della chiesa, la verifica e la messa in sicurezza degli stucchi dell’abside, la messa in sicurezza dell’impianto elettrico, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con la consulenza dell’ingegnere strutturista Mario Verdina si è studiato e realizzato il progetto di consolidamento statico, inserendo un tirante che rafforza tutta la navata sinistra, e si è intervenuti a sostegno di altre strutture portanti.
Il secondo lotto d’intervento ha riguardato la manutenzione della copertura, il restauro di una cappella campione e la realizzazione di un progetto di manutenzione programmata.
Si e’ concluso anche il terzo lotto relativo al restauro della facciata principale della chiesa, delle pareti esterne laterali e del campanile.
{{item.text_origin}}