Lo Spazio Aperto è stato, nelle più svariate tipologie, il metodo fondamentale per la ricostruzione del Belìce con lo scopo di restituire nuovi luoghi a servizio delle comunità colpite dal sisma del '68. Tre sono i tipi di interventi utilizzati per le diverse entità di danno registrate nelle città della Valle del Belìce.
Distruzione Totale > Ricostruzione di nuove città su nuovi siti, quindi distanti dai centri storici.
Distruzione Parziale > Ricostruzione di nuove aree e recupero dei centri storici con inteventi di ricucitura tra le nuove aree di espansione e la città storica.
L'analisi svolta sulla ricostruzione, con particolare attenzione rivolta allo Spazio Aperto, ha dato vita alla necessità di progettare una proposta per il centro civico di Gibellina Nuova. Quest'ultimo versa in una condizione di estremo degrado, un vuoto urbano che amplifica l'assenza di una continuità tra centro storico e città nuova.
Il progetto
Si è voluto dare una proposta progettuale nel cuore del simbolo di tutta la vicenda belicina, un progeto che sintetizza le tre tipologie di Spazio Aperto, ossia lo urbano, lo spazio a verde e lo spazio architettonico all'interno del centro civico di Gibellina Nuova.
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