Al quinto piano dello Zancheng Building viene progettato, un ambiente pensato per ospitare circa 50 persone, suddiviso in reception, 2 meeting room, 1 material room, 4 uffici privati e un grande open space con 38 scrivanie.
C14 immagina un’ispirazione anni Cinquanta, capace di regalare agli uffici un’aura storica in un Paese, la Cina, ricco di un passato glorioso ma che - negli ultimi decenni - ha modellato la propria architettura sui canoni più moderni e rivolti al futuro.
Il Gruppo ForD. Casa ha l’ambizione di porsi come punto di riferimento per un pubblico attento e appassionato al design europeo: il futuro del gusto cinese include l’estetica occidentale, che trova nell’interpretazione e nella rivisitazione dei propri stili uno fra i suoi punti di forza. È interessante quindi sottolineare come la scelta sia assolutamente moderna, in linea sia con le tendenze cinesi, sia con quelle dei paesi cui la Cina stessa guarda.
Entrando, l’occhio incontra una pavimentazione in graniglia, quasi un simbolo di quell’epoca. Questo tipo di mattonella, infatti, nasce alla fine dell’Ottocento come materiale povero, ottenuto grazie al riciclo degli scarti della lavorazione del marmo e delle pietre, e a metà del XX secolo diventa un prodotto italiano di punta. Va ricordato, infatti, che il modello nobile della marmetta è il terrazzo alla veneziana - che otteneva lo stesso effetto ma veniva realizzato direttamente sulla superficie da ricoprire.
C14 crea per gli uffici di Zancheng Building una pavimentazione a disegni geometrici impreziositi da dettagli in ottone nell’ingresso di rappresentanza, pensato per accogliere i clienti e coinvolgerli nelle scelte progettuali. In quest’ottica, alle spalle del grande banco in noce della reception si trova una libreria-espositore in cui collocare i campioni dei materiali da utilizzare per le forniture. Le forme e i disegni richiamano il periodo di riferimento, mentre il blocco di marmo verde Alpi è un’eco tutta italiana e diventa facilmente un punto d’appoggio per fare due chiacchiere con i clienti.
Modernissima la scelta di un disegno geometrico in nero su base bianca per i soffitti, in accordo con le vetrate divisorie fra gli uffici che contengono lo stesso gioco di linee. I vuoti sono bilanciati con i pieni delle boiserie in legno a decoro obliquo, un altro omaggio al décor del secolo scorso.
Al nero contemporaneo dei profili si contrappone piacevolmente il gusto retrò del vetro fluttuato, che consente di separare gli ambienti conferendo loro tuttavia una godibile vastità d’insieme. Riservatezza, certo, ma in un ambiente che non si chiude su se stesso, aprendosi al contrario al continuo scambio con il cliente e con i collaboratori. Un ambiente dove vivere in armonia anche con il buon gusto passato, per ideare il buon gusto del futuro.
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