Il museo esistente, ancorchè dotato di una discreta collezione di oggetti esposti, l'impressione era però di una evidente confusione visiva che si ripercuoteva sulla comprensione degli stessi, il disorientamento era accentuato dalla mancanza di un sistema di illuminazione adeguato e dalle pareti multicolore. La scelta progettuale fin dall'inizio è stata quella di razionalizzare e creare un percorso funzionale ed emozionale, dando una funzione specifica ad ogni spazio esistente e creandone di nuovi con un sistema di quinte movibili.
L'esposizione degli oggetti è stata "umanizzata" , affiancando ad essa contributi video, audio, ed immagini fornite da una associazione culturale del paese (l'Ars Memorandi) che da più di vent'anni raccoglie ed archivia testimonianze storiche, per questo si è deciso anche di non mettere sotto vetro gli oggetti, ma di esporli su piedistalli modulari in metallo bianco disegnati e realizzati su misura, il tutto con un nuovo sistema multifunzione che ha lo scopo di illuminazione e di struttura di sostegno per pannelli e quinte atte a delimitare gli spazi dedicati.
Il museo che ne è venuto fuori è un MUSEO DEL PAESE, accentrato sul piccolo borgo di Palmoli, ma che è rappresentazione della storia di tutti i borghi e delle piccole comunità.
gli ambienti ristrutturati sono:
NUOVO INGRESSO/RECEPTION AL MUSEO
La situazione trovata prima del progetto era di un ambiente molto suggestivo con la sua grande volta a botte a sesto ribassato lunettata, ma che risultava caotico, in cui coesistevano quadri, un vecchio bancone, reperti archeologici ed altri oggetti su pareti tutte di colore diverso, ed a piena vista il quadro elettrico generale. La scelta è stata quella di svuotare questo primo ambiente del museo da oggetti, restituendogli la funzione che gli era propria, ovvero quella di accogliere i visitatori, i colori scelti sono stati quelli naturali della pietra a vista ed il bianco, gli arredi tutti su misura in metallo, sono il grande bancone centrale, ed i quattro totem laterali, di cui uno apribile nasconde tutto il grande quadro elettrico, in cui è descritta la storia di Palmoli e del Castello; a questi totem fa da contraltare il totem multimediale in cui si descrive tutto il territorio, affiancato dai pannelli su tenda con la storia del museo. I corpi illuminanti anch'essi realizzati su disegno sono posti ad evidenziare le lunette così da enfatizzare forma e volume.
NUOVA SALA DEL SACRO E PROFANO
La missione era dare nuova vita all'esposizione degli oggetti esistenti, la scelta è stata quella di lavorare per ambienti e tematismi, nella sala dedicata alla vita sociale del paese chiamata da noi la "sala del sacro e del profano", in cui erano posizionati oggetti legati al culto religioso che coesistevano con oggetti di vita comune, la scelta è stata quella di definizione e "spettacolarizzazione" del percorso che prima era completamente assente, giocando con gli opposti (appunto sacro e profano).
Alle pareti in pietra in cui sono state conservate le antiche nicchie e finestre venute alla luce togliendo l'intonaco moderno, si contrappone un nuovo sistema di illuminazione completamente su misura, realizzato con elementi multifunzione di metallo bianco, che fungono anche da elementi portanti per le quinte sospese in tessuto rosso, a ricordo della prima funzione della sala, ovvero di cinema del paese. Il risultato è un percorso "emozionale" fatto da luce, contributi video e grandi immagini impaginate in pannelli sospesi ed oggetti, composto da ambienti da attraversare in cui le aperture fra le tende lasciano solo scorgere ciò che dietro di esse è celato.
Year 2014
Work started in 2013
Work finished in 2014
Client Comune di Palmoli
Status Completed works
Type Museums
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